La terza ondata giungerà a breve in Italia. Ormai lo ripetono da tempo gli esperti e negli ultimi giorni gli appelli si sono moltiplicati, a cominciare da quello di Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università statale di Milano e presidente Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze (Anpas). Interpellato dai microfoni dell’emittente “Radio Crc Targato Italia”, intervenendo presso la trasmissione “Barba&Capelli”, ha spiegato: «La terza ondata è una certezza. L’Istituto Superiore di Sanità valuterà l’andamento dei contagi nella prossima settimana, il peggioramento potrà avvenire a metà mese».
Nel giro di una decina di giorni, quindi, l’Italia entrerà in una nuova ondata, nonostante di fatto non sia ancora uscita dalla seconda. Pregliasco ha spiegato che il sistema di zone a colori sia servito fino ad un certo punto, visto che ora non sembra più dare gli effetti sperati: «ha funzionato a piegare la curva, ma in questi ultimi giorni c’è stato un rallentamento della discesa. Stiamo mitigando la malattia, riducendo la velocità di contagio, ma non riusciamo a controllarla».
PREGLIASCO: “SCORDIAMOCI CENE E FESTE FINO A…”
Pregliasco è stato interpellato anche sulla regione Campania, visto che Radio Crc è un’emittente del posto, e in merito al fatto che la stessa zona sia fra quelle con il tasso di mortalità più basso ma con contagi ancora alti, ha spiegato: «I contagi dipendono da variazioni legate alla densità abitativa, ai contesti, alla demografia. Il capoluogo è sempre più pericoloso dei comuni piccoli e mal collegati». A far vedere un po’ di luce in fondo al tunnel ci sta pensando il vaccino anti-covid, con la campagna scattata ufficialmente il 27 dicembre scorso, ma almeno fino alla prossima estate non si vedranno gli effetti del farmaco: «Il colore rosso è stato necessario – aveva spiegato ieri Pregliasco parlando con La Stampa – perché a dicembre la popolazione non era abbastanza attenta. Durante le feste è stato concesso qualche strappo, ma pranzi, cene e ritrovi vanno dimenticati fino al vaccino».