Noubar Afeyan fondatore ed attuale presidente della casa farmaceutica Moderna, si scaglia duramente contro politici e giudici americani, in un’intervista rilasciata al Financial Times, nella quale ribadisce la forte critica nei confronti del sistema che molti stanno adottando nel bandire alcuni farmaci e proibirne l’utilizzo pubblico. Il presidente fa appello alla classe politica per chiedere di “Smettere di utilizzare metodi anti scientifici, che promuovono la disinformazione e il complottismo stile “no vax”.



Il problema è nato soprattutto dopo il recente caso dei tribunali del Texas che hanno deciso di revocare l’approvazione dell’utilizzo della pillola abortiva. Noubar Afeyan ha dicharato che questo creerà un pericoloso precedente che potrebbe far sentire autorizzati in futuro altri giudici a revocare autorizzazioni a farmaci e medicinali che sono usati in sicurezza dalla popolazione da almeno due decadi. Ha sottolineato anche che “I politici dovrebbero smettere di mettere in discussione la scienza e provocare dubbi, perchè questo farà arretrare i progressi nel campo della salute pubblica“.



Noubar Afeyan, presidente Moderna “Revocare Mifepristone è anti scientifico”

Noubar Afeyan, presidente di Moderna, nell’intervento al Financial Times ha voluto esprimere la sua opinione in merito alle recenti decisioni della corte di revocare la pillola abortiva, dichiarando che questo atteggiamento è pericoloso e alimenterebbe soltanto pregiudizi anti scientifici. Dice Afeyan “Alcuni politici con le loro posizioni portano le persone a smettere di curarsi in modo appropriato” e si riferisce, oltre al più recente caso di cronaca, anche alle recenti dichiarazioni del governatore della Florida Ron DeSantis, che avrebbe annunciato un’inchiesta su eventuali danni da vaccini Covid.



Tutto ciò, ha aggiunto, “contribuisce solo ad alimentare la disinformazione“. Il fondatore della casa farmaceutica ha firmato insieme ad altri 700 dirigenti una lettera aperta indirizzata ai giudici del Texas, chiedendo di rivedere la decisione sul Mifepristone, farmaco abortivo, perchè questa sentenza clamorosa potrebbe portare alla revoca di altri medicinali, annullando il progresso scientifico ed il lavoro di ricerca fatto fino ad oggi nel campo della protezione della salute pubblica.