Importanti aggiornamenti sul dossier prescrizione, ancora nessuna intesa al Governo. Come riporta Repubblica, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede non è intenzionato a rinviare dal primo al secondo grado il blocco della prescrizione. Italia Viva non è disposta ad accettare il cosiddetto “lodo Conte Leu”, presentato dal deputato Federico Conte: i renziani valutano unicamente il rinvio sic et simpliciter della prescrizione. Il Guardasigilli però non ha dato alcuna disponibilità a valutare l’opzione. Il premier Conte ha annunciato un vertice di maggioranza a Palazzo Chigi, ma le forze di maggioranza sono su posizioni lontane. La grillina Lombardi ha inviato un messaggio al segretario Pd Zingaretti: «Caro Zingaretti, stavolta mi rivolgo a te in qualità di segretario nazionale del Pd: visto che dici che questo governo nazionale con il M5s deve restare in piedi finché ottiene dei risultati, parafrasando così il paradigma già sperimentato qui in Regione Lazio con noi all’opposizione, allora è il caso di premere l’acceleratore per trovare una convergenza che porti a due risultati fondamentali per la credibilità politica ed etica di noi tutti: l’abolizione della prescrizione e la revoca delle concessioni autostradali». Attese novità a stretto giro di posta… (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
PRESCRIZIONE, RENZI: “LI FERMEREMO”
Clima di altissima tensione al Governo sul dossier prescrizione: dopo l’affondo del Movimento 5 Stelle contro Matteo Renzi, è arrivata la replica del leader di Italia Viva che ha riacceso il dibattito. L’ex premier si è scagliato contro la riforma firmata Alfonso Bonafede ed ai microfoni di Repubblica ha spiegato: «Li fermeremo in un modo o nell’altro anche senza sfiducia. E Conte cambi passo». Renzi ha poi motivato la sua posizione: «Difendo lo Stato di diritto, non voglio cambiare schieramento. È il Pd che ha cambiato idea sulla legge del suo vicesegretario Orlando». Non è tardata ad arrivare la replica del ministro della Giustizia, intervenuto ai microfoni dei cronisti a margine dell’apertura dell’anno giudiziario al Consiglio di Stato: «C’è chi minaccia e urla, io lavoro: siamo in maggioranza, ma a volte vedo toni di chi sembra all’opposizione. Sembra che i testi glieli scrivano Salvini o Berlusconi».
PRESCRIZIONE, SCONTRO TRA RENZI E L’ASSE M5S-PD
La riforma della prescrizione è una mina per il Conte-bis ed i toni restano accesi. Il vicesegretario Pd Andrea Orlando ha commentato così le parole di Renzi: «Noi non vogliamo rimettere in gioco Salvini o che si ricostruiscano alleanze trasversali: possiamo arrivare a una modifica della norma senza dare vantaggi alla Destra e la patente di garantismo a chi non la merita», le parole dell’ex guardasigilli ai microfoni di Radio Capital. Il M5s ha scelto i social per prendere posizione: «Renzi minaccia di far cadere il Governo sulla prescrizione. Un atteggiamento arrogante e irrilevante. La politica deve dare stabilità e risolvere i problemi. Lui, invece, sembra volerli creare, continuando ad urlare e scatenare polemiche solo per qualche voto in più». Italia Viva però non si scompone, Roberto Giachetti ha evidenziato che «c’è un totale appiattimento del Pd sulle posizioni e sui ricatti del M5s».