Giancarlo Giorgetti, il n.2 della Lega, è convinto che il nodo della prescrizione – la riforma Bonafede che prevede il blocco dopo il primo grado di giudizio, approvata dal Governo M5s-Lega lo scorso anno e attiva dal 1 gennaio 2020 – in realtà non sia un tema sul quale il Governo possa effettivamente sfaldarsi: «purtroppo è un nodo “finto”, devono solo trovare il modo per cui andare avanti e vedrete che lo troveranno». Nel frattempo, nel giorno del vertice a Palazzo Chigi tra il Premier Conte e tutti i capodelegazione del Governo Conte-2, tornano a discutere Pd-M5s e Italia Viva proprio sul nodo della prescrizione: i renziani sono convinti che su quel punto non si possa negoziare e promuovono il Lodo Annibali in alternativa alla pdl Costa (Forza Italia) tornata in Commissione Giustizia per poter prendere tempo sul tema. Di contro, i 5Stelle in crisi nerissima non possono permettersi di “soprassedere” sulla riforma Bonafede, come ammette l’ex ministra M5s Barbara Lezzi: «Il governo deve ancora trovare una direzione. Ma dico una cosa: se cediamo su ex Ilva, prescrizione e revoca ad Autostrade, allora meglio andare a casa. […] È vero che noi siamo andati male, ma il Pd non può certo dire di essere andato benissimo. Ricordiamoci che aveva due regioni e una l’ha persa. E tra l’altro l’Emilia-Romagna per la prima volta è tornata contendibile. Non proprio un bel risultato. Quindi il Pd ora non può avanzar e nessuna pretesa sul governo», spiega nell’intervista odierna al Corriere della Sera.



FORZA ITALIA LANCIA REFERENDUM CONTRO RIFORMA PRESCRIZIONE

Mentre dunque a Palazzo Chigi il Premier Conte prova a capire quale tipo di “accordo” può essere trovato sul tema prescrizione stante le posizioni così diverse all’interno dello stesso Governo, la novità di queste ultime ore arriva dalla Sicilia dove il gruppo regionale di Forza Italia ha lanciato ufficialmente la richiesta di referendum per abrogare la riforma Bonafede. «La strada è quella della procedura di richiesta di referendum di cinque regioni», spiega il capogruppo in ARS (Assemblea Regionale Siciliana) Tommaso Calderone, sostenuto dallo stesso presidente dell’Assemblea Gianfranco Miccichè (leader forzista in Sicilia). Esattamente come avvenuto sul fronte del referendum sulla legge elettorale a sistema maggioritario, poi bocciato dalla Consulta, la Sicilia tenta di coinvolgere altre Regioni contro la riforma sulla prescrizione qualora in Parlamento non si arrivi a cancellarla nelle prossime settimane. «Quella legge è un calcio al diritto», è sbottato Miccichè spiegando poi come avverrà l’iter nei prossimi giorni «il mio compito è quello di portarla in Aula in tempi brevissimi e farla approvare dalla maggioranza assoluta – ha concluso il presidente ARS – per poi passarla agli altri consigli regionali. Devono essere almeno cinque a fare la stessa proposta ma, data la pericolosità dell’argomento, credo che saranno molti di più».

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