Importanti aggiornamenti sul dossier prescrizione. «Accordo fatto» sulle intercettazioni, riforma in vigore da gennaio: a darne annuncio è il Governo, dopo il vertice ad alta tensione andato in scena ieri sera. «Sono molto orgoglioso del fatto che il primo gennaio entra in vigore la riforma della prescrizione, tutti sanno quanto ci abbiano creduto», l’esultanza del ministro Alfonso Bonafede. Ma non va sottovalutata la tensione sull’avvio della prescrizione, data la richiesta di Italia Viva di rinviare la partenza della riforma. Ma c’è di più: Il Fatto Quotidiano evidenzia che il Partito Democratico continua a chiedere correttivi, ma è disposto ad accettare di discuterli in corsa. Il partito di Matteo Renzi è dunque isolato al momento. «Dal 7 ci metteremo al lavoro per ridurre i tempi dei processi», ha poi aggiunto Bonafede, che ha tenuto a precisare: «Ho dato disponibilità a rivederci per accelerare i tempi del processo perché è questo che vogliono tutti i cittadini, tutti gli addetti ai lavori». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



PRESCRIZIONE, TENSIONE AL GOVERNO

Governo in disaccordo sulla prescrizione, ancora nessuna fumata bianca. Nelle ultime settimane le forze di maggioranza hanno discusso a proposito della riforma fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle, ma sia Pd che Italia Viva hanno mosso diversi dubbi. E arrivano sviluppi dal vertice di maggioranza di oggi: come riportano i colleghi di Tg Com 24, il partito guidato da Matteo Renzi ha chiesto lo stop della riforma. I partiti di Governo hanno raggiunto un accordo sulla breve proroga dell’entrata in vigore della riforma delle intercettazioni proposta da Andrea Orlando, basti pensare alle parole di Pietro Grasso: «Intesa raggiunta». Subito dopo, però, la riunione si è inceppata: è stata Maria Elena Boschi a chiedere di bloccare la riforma della prescrizione. Bocche cucite per il momento da Pd, M5s e Iv, ma il clima è a dir poco rovente…



PRESCRIZIONE, ITALIA VIVA CHIEDE STOP RIFORMA

Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime, ma come vi abbiamo raccontato il dossier prescrizione ha sollevato non poche polemiche negli ultimi tempi. Dopo l’entrata in vigore della riforma Bonafede che blocca la prescrizione dopo il primo grado, Pd e M5s hanno tentato di raggiungere un’intesa, dovendo fare i conti con Italia Viva. La posizione del partito di Renzi è sempre stata chiara: non c’è urgenza di intervenire prima della fine del 2019, visto che gli effetti della riforma non si vedranno subito. E l’ex premier ha anche aggiunto: «Ci siamo detti pronti a votare anche la legge Costa (Forza Italia)». Opposizioni sul piede di guerra, ma non solo. I penalisti hanno scritto una lettera al ministro della Giustizia Bonafede per chiedere lumi sui dati sui reati. Il guardasigilli ha aperto il dialogo, parlando di «camere penali costruttive». Netta la posizione della presidente del Senato Casellati: «Riforme della giustizia siano scritte con avvocati e giudici». Attese novità…

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