Il Partito Democratico ha presentato una nuova proposta di legge a quattro giorni dall’entrata in vigore della riforma Bonafede che blocca la prescrizione dopo la sentenza di primo grado di giudizio. “È una proposta che vorremmo non fosse utilizzata, sperando si arrivi a una sintesi“, le parole di Walter Verini, responsabile giustizia dei Dem, che aggiunge comunque che il loro testo potrebbe essere anche cestinato, basta che si arrivi ad un compromesso fra l’idea del Movimento 5 Stelle e quella appunto dei Democratici, durante il prossimo vertice di maggioranza previsto il 7 gennaio. “Tre forze dell’attuale governo – ha proseguito Verini in una conferenza stampa dal Nazareno, parole riportate da Il Fatto Quotidiano – si sono contrapposte quando il precedente esecutivo ha presentato e approvato la legge sulla prescrizione. Essendo una coalizione, ci aspettiamo che il ministro della Giustizia e il premier facciano una sintesi che non è stata raggiunto finora”.
PRESCRIZIONE, ECCO LA PROPOSTA DEL PD
A spiegare la nuova proposta di legge del Pd, è stato il capogruppo in commissione Giustizia alla Camera, Alfredo Bazoli: “Si distingue innanzitutto le sentenze di condanna da quelle di assoluzione. È, secondo noi, il minimo sindacale. Per le sentenze di condanna dopo il primo grado prevede una sospensione dei tempi della prescrizione di due anni per l’appello e di un anno dopo la Cassazione, ai quali si possono aggiungere altri sei mesi. Un totale, quindi di 3 anni e sei mesi. Noi siamo sicuri – ha aggiunto il Dem – che in questo modo non si prescriverà neanche un processo in appello e in Cassazione, ma lasciamo una barriera finale per evitare processi infiniti”. Bazoli sottolinea la posizione del Pd, contraria al giustizialismo ma anche al garantismo a corrente alternata, per poi aggiungere: “Il nostro obiettivo non è far cadere il governo, il governo andrà avanti se avrà delle cose da fare”. La proposta è già stata fatta pervenire a Bonafede, che si è detto pronto a valutare altre opzioni nel prossimo vertice di maggioranza.