Non era passata neanche un’ora dall’appello lanciato dal Premier Conte a tutti i membri del Governo per trovare una quadra al più presto sul tema delicato della prescrizione che sui social si è consumato l’ennesima frizione interna alla maggioranza tra Movimento 5 Stelle e Matteo Renzi. Come è noto – rivendicato anche dall’assemblea nazionale di Italia Viva di domenica scorsa – l’ex Premier dem considera la riforma Bonafede che blocca la prescrizione dopo il primo grado di giudizio una «barbarie incivile» e sta spingendo affinché il Governo possa rivedere la legge già approvata o magari utilizzando il Lodo Annibali già inserito in Milleproroghe per rinviare il tutto di un anno. Di contro, il M5s – in crisi nera di leadership e consensi – cerca di fare quadrato sulla propria battaglia portata avanti dal Ministro Bonafede e nel pomeriggio di oggi lancia sui propri canali social un video di una vecchia intervista dell’allora premier Renzi: era il 2014 e secondo i grillini in quelle parole mostrerebbe tutta l’incoerenza possibile proprio sul tema della prescrizione. «nel merito credo che ci siano due modi di concepire le cose, o quella vicenda non è una vicenda che produce reato, o se è un reato ma è prescritto allora bisogna tornare a cambiare le regole della prescrizione». Sempre nell’intervista a Rtl 102.5 del 2014, Renzi spiega poi come non sia possibile che in alcune vicende vi siano delle regole che con il tempo fanno saltare la domanda di giustizia: «ci sono delle cose che non hanno tempo, ci sono dei dolori che non hanno tempo. Da Premier dico che dobbiamo far sì che i processi siano più veloci, che non ci sia l’incubo o il giochino della prescrizione che faccia sparire la domanda di giustizia […] cambieremo sia i tempi dei processi che il modo di concepire la prescrizione».
PRESCRIZIONE, CONTE PROVA A “RIUNIRE” IL GOVERNO
«È INCREDIBILE, ASCOLTATE COSA DICEVA NEL 2014! Noi del MoVimento 5 Stelle non accettiamo ricatti, siamo dalla parte degli italiani e andiamo avanti con impegno per dare al Paese processi più rapidi e maggiore efficienza», scrive il M5s a margine del video riportato sui propri canali social. Non solo, subito di seguito al video del 2014 viene postato quello di domenica scorsa dove Renzi attaccava Bonafede «Fermati finchè sei in tempo Bonafede perché in Parlamento votiamo contro la follia sulla prescrizione. Patti chiari amicizia lunga, non dite che non ve lo avevamo detto e senza di noi non avete i numeri al Senato e forse neanche alla Camera, rifletteteci bene. Io voto la civiltà non la barbarie sulla prescrizione». Davanti all’attacco diretto dei 5Stelle, Renzi però non ci sta e ovviamente via social risponde a tono ai propri “compagni” di Governo: «Ehi, ragazzi, SVEGLIA! Nel 2014 volevo cambiare la prescrizione breve di Berlusconi. E l’ho FATTO con la Legge Orlando. Ora invece difendo la Nuova Legge dalla riforma folle Salvini-Bonafede. Vi é chiaro o serve un disegno? Basta col populismo. Basta con il giustizialismo». L’aria insomma non è delle migliori specie nella settimana dove, secondo il Premier Conte, vi sarà un altro incontro interno al Governo per trovare una “quadra” sul tema della prescrizione e più in generale sulla riforma della Giustizia: «tavolo che va avanti: in settimana fisserò un nuovo incontro e troveremo una soluzione per completare l’accordo su tutti gli aspetti della riforma del processo penale e troveremo una soluzione sulla prescrizione. Invito tutti a non fermarsi su posizioni di principio», spiega da Londra il Presidente del Consiglio e poi puntualizza «Non mi piace parlare di prescrizione. Io parlo, se volete parlare con me, di riforma del processo penale, dove dentro c’è anche la prescrizione. Dunque, sulla prescrizione mi addormento sereno la sera. Mi preoccupa invece accelerare i tempi della giustizia penale». Nel frattempo l’iter per richiedere referendum contro la riforma Bonafede procede nelle Regioni guidate dal Centrodestra e dopo la Sicilia anche la Lombardia chiede di fermare il blocco sulla prescrizione: la mozione presentata da Forza Italia è stata approvata oggi pomeriggio dal Consiglio Regionale della Lombardia, con voto favorevole di Lega, FdI, + Europa-Radicali, Lombardi Civici Europeisti e Gruppo Misto (dove è presente il rappresentante di Italia Viva), astenuto il Pd e contrario solo il Movimento 5 Stelle.