Nelle scuole pubbliche di Chicago di ogni ordine e grado verranno forniti dal servizio sanitario statale tutti i dispositivi necessari per tutelare la salute degli studenti: gel disinfettante, mascherine, assorbenti intimi, preservativi. Sí, preservativi. E precisiamo che per scuole di ogni ordine e grado intendiamo anche le scuole elementari. Con la raccomandazione a insegnanti e genitori di spiegarne uso e consumo.



Immaginiamo che ci siano  frotte di bambini di 9 e 10 anni abituati a orge nei bagni della scuola, a meno di dubitate della fedina penale dei loro docenti, evidentemente pedofili incalliti. Ma vale la pena scorrere tra le indicazioni suggerite alle famiglie, per coglierne la logica: bisogna educare ad un sesso libero e responsabile, evitando le gravidanze in minore età e la trasmissione di malattie. Questi i rischi del sesso libero, equiparati: una vita e l’aids o la sifilide.



Poiché di solito ci affrettiamo a importare i costumi americani così progressisti, immagino che anche da noi, magari lasciando la carta igienica a carico ancora delle famiglie, vengano regalati condom insieme al succo di frutta per una sana merenda. C’è da sperare che i bambini e il loro spirito italico ci sorprendano e che si ingegnino in battaglie di condom-gavettoni, condom-elastici per schicchere. C’è sempre poi la possibilità per i genitori di scegliere le scuole paritarie cattoliche. Con oculatezza, perché anche lì la ventata di modernità potrebbe portare a entusiastiche adesioni. Sempre che il ddl Zan non imponga la mordacchia alla volontà e al pensiero.

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