Sta facendo il giro dei media la vicenda che ha visto coinvolto il preside dell’istituto comprensivo Europa-Alighieri di Taranto, Marco Cesario. Il dirigente scolastico è stato vittima dell’ira dei genitori di un’alunna, che lo hanno preso a calci e pugni facendolo finire al Pronto Soccorso. L’accaduto non poteva lasciare indifferente il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che ha sentito telefonicamente il preside e che, come ha riferito nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, sta valutando anche di chiedere il risarcimento dei danni ai genitori aggressori.
Se negli ultimi tempi ad essere vittime di violenze erano stati finora gli insegnanti, ora si aggiunge anche il caso di questo preside. Indice, questo, della preoccupante deriva che sta prendendo la società, dove nemmeno l’autorità di un dirigente scolastico riesce più a suscitare rispetto. Comprensibili quindi i provvedimenti che da viale Trastevere verranno adottati per dare un segnale forte di contrasto e di futuro monito.
VALDITARA: “ANCHE L’ISTITUZIONE HA SUBÌTO UN DANNO”
“Chi aggredisce un dipendente scolastico aggredisce lo Stato. Sto lavorando a una norma che contempla la presunzione di danno reputazionale, in modo da rendere automatico il risarcimento. Ne ho già parlato con il ministro della Giustizia Nordio.” Così il Ministro Valditara, che vuole porre fine ad episodi del genere introducendo una nuova fattispecie di reato che possa tutelare chiunque lavori nel mondo scolastico, perchè a fronte di queste violenze “anche l’Istituzione ha subìto un danno. Un danno d’immagine”. E ha anche aggiunto: ”Con l’aggressione viene messa in discussione l’autorevolezza e leso il prestigio del dipendente minando la sua figura educativa.”
Valditara ha poi voluto sottolineare che se verrà consentita la costituzione del Ministero come parte civile in giudizio i soldi del risarcimento non entreranno nelle casse dello Stato ma saranno destinati interamente alla scuola del preside aggredito.
VIOLENZA E AGGRESSIONE A SCUOLA: “VA FATTA UNA RIFLESSIONE CULTURALE”
Inutile dire come il continuo ripetersi di episodi di violenza e aggressione necessiti di una riflessione a largo spettro. Lo stesso Giuseppe Valditara ha parlato di “riflessione culturale” e di “valore al principio di autorità” spiegando che “quando l’autorità è legittima è un elemento essenziale per il funzionamento di uno Stato democratico. Occorre rimettere al centro il rispetto delle regole così come affermare, a partire dalla scuola, la cultura e il rispetto verso la persona. Ma anche rilanciare un patto tra scuola e famiglia per evitare antagonismi dannosi per i ragazzi”.
In questa direzione si inseriscono gli interventi sul voto in condotta e sulle sospensioni, prevedendo anche attività di solidarietà sociale per i casi più gravi. Tutto questo dovrebbe entrare in vigore col prossimo anno scolastico, con l’intento di ridare autorevolezza a insegnanti e presidi, inducendo i ragazzi a riflettere su comportamenti sbagliati, spesso frutto di situazioni familiari difficili.