I RISULTATI DELLE ELEZIONI GEORGIA 2024 SONO NUOVAMENTE SOTTO “PROCESSO”: L’ACCUSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CONTRO IL GOVERNO

Se già nelle ore immediatamente successive alle Elezioni Georgia 2024 i risultati con il successo del Governo Kobakhidze venivano contestati dall’Europa, 24 ore dopo è l’intero blocco occidentale a ritenere possibili delle rapide verifiche sul voto che ha visto trionfare con il 54% il partito “Sogno Georgiano” del leader e fondatore Bidzina Ivanishvili. Il tema di fondo è l’accusa mossa da Ue e Stati Uniti di un Governo sostanzialmente filorusso che possa dunque mettere in discussione l’adesione della Georgia all’Unione Europea, sospesa negli ultimi mesi proprio per le fibrillazioni presenti nell’ex Repubblica sovietica.



In risposta alle critiche sui risultati delle Elezioni Legislative, è stato il Premier questa mattina a confermare che Tbilisi farà di tutto per garantire al Paese «l’ingresso nell’UE entro il 2030», provando così a spegnere le polemiche sul voto per il rinnovo del Parlamento. Per Irakli Kobakhidze vanno invece considerate come completamente false le rivendicazioni fatte poche ore prima dalla Presidente della Repubblica Salome Zourabichvili, la quale in piazza davanti alle manifestazioni pro-Ue nella capitale ha detto senza mezzi termini che le Elezioni «sono state rubate». «È stata un’operazione speciale russa», ha aggiunto la leader dell’opposizione che ha riunito i vari partiti antitetici al Governo georgiano, «è un furto totale dei vostri voti». Per Zourabichvili non possono essere riconosciuti i risultati attuali delle Elezioni Georgia 2024 in quanto – tra le ultime riforme dell’esecutivo e i dati del voto – «sarebbe come riconoscere l’intrusione della Russia qui in Georgia». La Russia da par suo ha voluto rispondere alle accuse gravissime mosse dalla leader pro-Ue, sottolineando con il voto del portavoce del Cremlino Peskov «nessun paese terzo interferisca nei risultati di queste elezioni, è una vicenda interna alla Georgia». Una risposta alla Presidente della Repubblica ma anche, contemporaneamente, alle richieste scattate da Washington e Bruxelles su potenziali indagini per appurare la bontà dei risultati sotto l’ombra dei brogli.



CAOS ORBAN, NATO E USA: POSSIBILI INDAGINI SULLE ELEZIONI IN GEORGIA

Le Elezioni dello scorso sabato in Georgia, secondo la Commissione Ue di Ursula Von der Leyen, sarebbero state segnalate da alcune irregolarità che potrebbero aver falsificato i risultati finali, favorendo il partito di Governo “Sogno Georgiano”: così rileva l’Europa con i portavoce della Commissione, sulla scia di quanto anche la Casa Bianca ha fatto trapelare circa la possibilità di verifiche ulteriori sulle schede votate due giorni fa. Ancora più netti in casa NATO che hanno richiesto formalmente delle indagini sulle Elezioni Legislative Georgia 2024, riportando l’ammonimento del Segretario di Stato Usa Blinken in merito alle «violazioni delle norme internazionali».



Ad aggiungere ulteriore caos sull’asse Occidente-Usa-Ue-Georgia è giunto il viaggio improvvisa del Presidente di turno europeo, Viktor Orban, a Tbilisi per valutare gli effetti della vittoria del Governo georgiano contro le opposizioni filo-europee: da Bruxelles è l’Alto Rappresentante Ue Josep Borrell a prendere distanza dallo stesso Presidente ungherese, sottolineando come Orban «Non rappresenta l’Unione Europea» in questo viaggio istituzionale in Georgia. Durissime infine le parole del portavoce del Parlamento, Shalva Papuashvili, storico esponente di “Sogno Georgiano” contro la Presidente della Repubblica che chiedeva l’aiuto di Ue e Usa contro il voto “filorusso”: Zourabichvili è colpevole di aver creato ed evocato «uno scenario da golpe contro le elezioni democratiche».