In molti, ancora oggi, sbagliano scrivendo a proposito della cittadina rivierasca ligure, chiamandola San Remo, mentre invece il nome giusto è tutto attaccato, Sanremo. In realtà la questione è controversa, in quanto quella che ai tempi degli antichi romani era Civitas Matuciana, nel IX secolo dopo Cristo in onore del vescovo di Genova San Romolo, i cittadini vollero dedicargli il nome della loro città, ma la fonetica tipica ligure trasformò ben presto il nome in San Remo, cosa che continuò fino al 1991 quando delibere comunali sancirono definitivamente il nome in Sanremo. Dunque un santo c’è nella storia della città diventata nota per il festival della canzone italiana. Questo deve aver pensato don Matteo, parroco della basilica di San Giovanni a Lonato del Garda in provincia di Brescia che domenica 6 febbraio ha dato vita a un vero e proprio show canterino, anzi a un festival di Sanremo nella sua chiesa durante la Messa. Non è la prima volta che assistiamo a episodi del genere, sacerdoti (ma anche vescovi) che improvvisano note canzoni durante la messa o fanno omelie su Vasco Rossi, pensando così di far colpa sui giovani, vecchio problema della Chiesa oggi più che attuale che mai.



“I BRIVIDI DI SAN PIETRO”

Siccome giovani a messa non ce ne vanno quasi più, li attiriamo cantando le loro canzoni, auto attribuendo a loro significati religiosi che non hanno, devono pensare questi religiosi. Che cosa tristissima. Intanto perché i giovani a messa non ci vanno lo stesso, poi perché la liturgia è una cosa sacra, e un prete dovrebbe dare il buon esempio non facendo dei mischioni propagandistici. Così don Matteo si è lanciato prima in una strofa di Brividi, il brano vincitore dell’ultimo festival, di Blanco e Mahmood, poi non pago ha intonato anche O forse sei qui di Elisa e quindi Apri tutte le porte di Gianni Morandi. Insomma ha rispettato il podio dei primi tre classificati. Li ha commentati, attribuendo loro significati che solo lui ha colto: “Immaginiamo San Pietro che incontro San Remo e questo gli chiede chi ha vinto il festival? E così gli cita Mahmood: ti vorrei amare ma sbaglio sempre. E mi vengono i brividi. Chissà cosa pensava San Pietro, quando ha incontrato Gesù. È bella la vita di Pietro, che assomiglia alla nostra. Siamo fragili, e cadiamo. Ma c’è quel brivido che ci riporta a lui. È il brivido del primo gesto, con il quale da lui ci siamo sentiti amati”. Ma quando mai? Naturalmente il brano di Jovanotti cantato da Morandi è diventato: “Fai entrare il sole, fai entrare Gesù”. Amadeus saputo della notizia sta pensando di intitolare il prossimo festival a San Pietro. Anzi, Sanpietro. Tutto attaccato.



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