Si riaccende – a fronte dell’ennesima tragedia che ha coinvolto nell’arco di poco più di 12 mesi l’Emilia-Romagna – l’eterno scontro tra Governo e Regioni su chi sia il responsabile delle opere di prevenzione dalle calamità, che in questo caso sono le alluvioni: un dibattito sul quale è intervenuto – nella speranza di mettere un punto definitivo alle sterili polemiche sulle spalle degli alluvionati – il ministro della Protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci in una breve intervista rilasciata in queste ore al Corriere della Sera.



Nel suo intervento Musumeci ci tiene a mettere innanzitutto in chiaro che “non intendo polemizzare” mentre un’intera regione fa i conti con i danni, ma nonostante questo precisa anche – come fatto peraltro mentre l’alluvione si abbatteva sull’Emilia – gli “eventi calamitosi” non cesseranno fino a quando “non si attuerà una seria prevenzione strutturale da parte di tutte le Regioni“; rispondendo a Schlein che l’ha accusato di “sciacallaggio” che – prima di parlare – “farebbe bene a far sapere quanti e quali interventi ha realizzato” mentre era vice di Bonaccini.



Musumeci: “La prevenzione dei rischi alluvionali spettava all’Emilia-Romagna, non a Figliuolo”

Sulla scia della risposta alla segretaria del PD, lo stesso Musumeci ricorda al sindaco bolognese Lepore che “il governo è presente con i fatti” esortandolo a far presente “quanto e come ha speso per la prevenzione infrastrutturale nel suo territorio” perché altrimenti è fin troppo ovvio il collegamento con l’ormai imminente “scadenza elettorale” e la necessità di portare acqua al proprio mulino politico.

Tornando un pochino indietro – infine – il ministro Musumeci ci tiene a ricordare che le famose casse di espansione “sono un prezioso strumento di prevenzione” che può aiutare a scongiurare le tragedie che abbiamo visto per ben due volte in Emilia-Romagna, ma d’altra parte sottolinea che “vanno realizzate prima dell’alluvione nella gestione ordinaria, che spetta alle Regioni” e che è ben diversa dalla ricostruzione affidata al generale Figliuolo: per quest’ultima – di competenza del Governo – sono stati già investiti più di 100 milioni di euro.