È un inverno decisamente anomalo dal punto di vista del meteo, complice un caldo fuori stagione che complica, non poco, la vita dei gestori degli impianti sciistici italiani. Le previsioni meteo, purtroppo, non sono foriere di buone notizie per questa categoria di lavoratori, perlomeno per quanto concerne la prima metà del mese di gennaio 2023: l’anticiclone innalzerà la colonnina di mercurio sino ai 20 gradi centigradi, poi, superati i primi quindici giorni del nuovo anno, le temperature subiranno un abbassamento di oltre 10 gradi da Nord a Sud dello Stivale, con la neve che potrebbe tornare a palesarsi sulle vette.



Intanto, in un comunicato diffuso da Coldiretti, non manca l’allarme per le temperature di queste settimane e le previsioni meteo tutt’altro che tipiche delle Feste natalizie: “Natura in tilt per il caldo anomalo con le mimose già fiorite con tre mesi di anticipo rispetto alla festa della donna dell’8 marzo, ma tutte le coltivazioni sono ingannate dal clima e si stanno predisponendo alla ripresa vegetativa con produzioni a rischio con il probabile arrivo del freddo e del maltempo. A preoccupare è la concreta possibilità che nelle prossime settimane le repentine ondate di gelo notturno brucino fiori e gemme di piante e alberi, con pesanti effetti sui prossimi raccolti futuri. In Sicilia, dove si sono registrate punte di 20 gradi, sono già fioriti i limoni in anticipo rispetto alla primavera. Ma in difficoltà è anche il mondo animale, con casi di api che, disorientate dalle alte temperature, si risvegliano ed escono dagli alveari, con il pericolo concreto di venire decimate dall’arrivo del freddo”.



PREVISIONI METEO: CALDO ANOMALO NON SI PLACHERÀ FINO A METÀ GENNAIO. 2022 ANNO PIÙ CALDO DAL 1920

Detto delle previsioni meteo per i prossimi giorni, non si può ignorare neppure quanto pubblicato dall’Osservatorio del Santuario di Oropa, nel Biellese, in riferimento all’anno 2022: “Con 10,5 gradi di temperatura media è stato l’anno più caldo dal 1920, ovvero da quando l’osservatorio ha tenuto i registri delle rilevazioni, pur avendo iniziato qualche decennio prima l’attività di misurazione, ma non ancora in modo sistematico e ufficiale”.

In particolare, nel 2022, secondo le rilevazioni, non ci sono stati grandi picchi di calore, neppure in estate, ma un caldo continuo superiore alle medie mensili. Il massimo precedente era il 2015 con 9,9 gradi, e poi diversi altri sopra i 9 gradi in questi ultimi 20 anni. Mentre la media secolare era di 7,5 gradi. Anche le precipitazioni, con poco più di mille millimetri totali, sono state le più scarse dal 1920, con il minimo precedente del 1952, con 1.200 millimetri.