Visit Italy, il canale di promozione indipendente dell’Italia (una community online di oltre 3,1 milioni di viaggiatori, una media company nata per informare i viaggiatori sulle eccellenze dei territori), ha appena licenziato il report “Il Turismo del Futuro – 2023/24”, uno studio basato su dati statistici del portale visititaly.eu e su un sondaggio online tra oltre 3.000 viaggiatori internazionali.



Il 2024 conclude lo studio – sarà un anno di sfide e opportunità. L’81% dei viaggiatori a livello globale prevede di effettuare un numero maggiore o uguale di viaggi nel 2024 rispetto al 2023. Poco meno della metà (42%) prevede un numero maggiore di viaggi e solo il 7% ne prevede di meno: i turisti provenienti dal Medio Oriente e dall’Asia stanno pianificando il maggior numero di viaggi. Secondo la classifica redatta dall’Organizzazione mondiale del Turismo (UNWTO), che riporta le prime dieci destinazioni al mondo per arrivi turistici internazionali, l’Italia si posiziona al quinto posto, confermando il trend pre-pandemia, dopo Francia, Spagna, Usa e Cina (nel 2019) o Turchia (nel 2022). Mentre le raccomandazioni e il passaparola rimangono forti in tutte le fasce d’età, il 47% degli intervistati cita le raccomandazioni di amici e familiari come fattore decisivo per la scelta di un viaggio; la nuova generazione di viaggiatori invece, è fortemente influenzata dai social media (61%). La finestra di prenotazione si è estesa notevolmente: per viaggi a breve raggio si è registrato un minimo di 29 giorni di anticipo prima della partenza, per quelli a lungo raggio la finestra arriva ad un minimo di 90 giorni.



Secondo VisitItaly, la composizione dell’offerta turistica italiana riflette una varietà di elementi che contribuiscono a plasmare l’esperienza complessiva dei visitatori. La predominanza della ristorazione e dei locali sottolinea l’importanza del patrimonio culinario e dell’ospitalità italiana nell’attrarre i turisti. L’ampia percentuale del mondo dell’ospitalità (38%) indica una crescita del settore autonomo, preferito dai viaggiatori per flessibilità e personalizzazione, evidenziando la crescente popolarità degli affitti brevi. In generale, la composizione eterogenea riflette la capacità del settore turistico italiano di adattarsi alle mutevoli esigenze dei viaggiatori, sottolineando l’importanza della diversificazione e della qualità nell’offerta turistica nazionale.



Il numero di pernottamenti in Italia, stimato dall’Osservatorio Turismo Visit Italy attraverso dati Istat, si attesta intorno a 427.056.147 (+3,53% rispetto al 2022), un’affluenza che sottolinea l’importanza del settore turistico nel contesto economico nazionale. La cifra record testimonia la continua crescita del turismo in Italia e la sua posizione di rilievo tra le destinazioni preferite a livello globale.

La provenienza dei viaggiatori che scelgono l’Italia riflette una vasta e diversificata partecipazione internazionale: in vetta i turisti tedeschi (oltre 61 milioni di presenze), a seguire gli americani (circa 15 milioni). Le tipologie di viaggio in Italia riflettono una diversità di interessi tra i visitatori: la stragrande maggioranza, pari al 63,7%, sceglie comunque l’Italia come meta di vacanza. Le città d’arte si confermano come la scelta principale (46,8%), seguite da destinazioni marine (17,3%), le aree montane (12,3%). La spesa dei viaggiatori stranieri in Italia costituisce un elemento cruciale per l’economia turistica del Paese. Nel 2022 la spesa si è attestata intorno ai 44,2 miliardi, segnando un ritorno ai livelli pre-pandemici e indicando una ripresa costante del settore turistico. Le stime finali per il 2023 raggiungono i 46,7 miliardi, la spesa più elevata degli ultimi 12 anni.

L’Osservatorio Turismo Visit Italy rivela una netta preferenza dei visitatori per tre gioielli culturali italiani: il Palazzo Ducale di Venezia, il Parco Archeologico di Pompei, e il Parco Nazionale del Vesuvio. Le destinazioni più cercate su VisitItaly.eu nel 2023 risultano essere state Roma, seguita da Genova, Firenze, Positano, Milano, Napoli, Venezia, Verona, Bologna e Capri.

Terza evidenza. Il 2024 si prospetta come un anno entusiasmante per l’industria del turismo in Italia, con nuovi trend destinati a plasmare le esperienze di viaggio. Come l’ascesa di destinazioni inesplorate, o la crescente preferenza per esperienze autentiche e sostenibili. Il primo semestre del 2024 si preannuncia come un periodo dinamico: nonostante i viaggiatori tedeschi mantengano la loro posizione di maggioranza, si nota un lieve calo rispetto al primo semestre del 2023. Al contrario, i viaggiatori americani emergono come la prepotente seconda forza trainante, registrando un notevole aumento (+5,3%). Buone notizie anche dal Regno Unito e dalla Francia, con un aumento del +7,5% e del 9,9%.

Qualunque sia il Paese di partenza, sembra che nel 2024 i viaggiatori vorranno vivere esperienze autentiche, che diano loro un assaggio della cultura locale e consentano loro di esplorare gemme nascoste che gli amici a casa non conoscono. E vorranno anche sapere che le decisioni prese in viaggio possono avere un impatto positivo sulle destinazioni che visitano e che il denaro speso in vacanza sostenga la comunità locale.

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