Nel 2024 si registra un aumento dei prezzi delle case in Italia. A darne atto è il 2° trimestre dell’Ipab basato sugli indici ISTAT relativamente al costo delle abitazioni, distinguendo quelle nuove e quelle vecchie “già esistenti”.
Quest’anno i prezzi hanno avuto una impennata pari al 3,2% rispetto a quanto evidenziato nel trimestre precedente e il 2,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. In termini economici e territoriali le differenze sono sostanziali, e le vedremo una per una.
Prezzi case in Italia in aumento:
I prezzi delle case in Italia sono in aumento. Un dato di fatto che però andrebbe analizzato riflettendo anche sull’andamento del lavoro e del costo della vita, che rispetto a molti anni fa l’inflazione e i rincari hanno subito un rincaro importante.
Tendenzialmente l’incremento maggiore si registra nelle Isole e al Sud Italia: un +3,9% grazie alla costruzione delle nuove abitazioni. La classifica segue con il Nord-Est (da +1,6% a +3,7%), il Nord-Ovest (da +1,9% a +2,5%) e il Centro (da +0,6% a +2,2%).
Gli aumenti nel milanese
La prima città del Nord Italia in cui si registra un aumento significativo dei prezzi è Milano. Il capoluogo lombardo segna un incremento annuo del 4,7% per le abitazioni “usate” che cresce dell’1,8% e per il nuovo il 12,1%.
I prezzi di case nel meneghino cominciano a crescere già dal 2015, totalizzando un 68,5% di crescita (tra nuovo e usato).
L’incremento a Roma
L’acquisto delle case in Italia prevede un divario territoriale. A Roma ad esempio, l’incremento è stato rilevato su base annua soltanto sui costi per le case nuove (con un aumento del 2,4%), mentre il nuovo ottiene una riduzione dell’1,6%.
Dati contrastanti rispetto alla città meneghina se dessimo un occhio a partire dal 2015, dove nella Capitale di Italia i costi complessivamente sono aumentati del 3,2%, con il nuovo a +4,6% e l’usato a +2,8%
I dati su Torino
Anche Torino registra un incremento (seppur lievemente), con lo 0,3%, a causa del recente calo dell’8% sul nuovo e l’usato che invece registra un buon +1,5%. Dal 2015 i costi sono aumentati del 7,7%, con il nuovo a +11,4% e l’usato a +6,9%.
Rispetto all’attuale inflazione l’unica città a far meglio è stata Milano, in grado di tutelare i soldi investiti nel real estate.