Le previsioni sui prezzi dell’energia elettrica sono positive. A darne la “prova” è ‘Agenzia internazionale per l’energia dopo aver pubblicato il 16 ottobre il suo rapporto annuale denominato “World Energy Outlook 2024“. Tra un po’ di tempo – secondo l’Agenzia con a capo Fatih Birol – i prezzi dell’energia saranno nettamente più bassi visto che la disponibilità di gas naturale liquefatto e di petrolio mira ad aumentare.
Prezzi energia elettrica al ribasso: cosa aspettarsi?
Nonostante i prezzi dell’energia elettrica si stimano al ribasso, l’Agenzia aggiunge che le variabili a cui fare attenzione sono molte, soprattutto le tensioni geopolitiche nei Paesi che producono direttamente il petrolio oppure il gas. In quel caso se i contrasti dovessero continuare o aumentare, più che un ribasso ci aspetterebbe un ulteriore aumento (“infischiandosene” degli obiettivi della decarbonizzazione) desiderata dall’UE.
In questo periodo attuale i dati continuano ad essere positivi e per l’Agenzia internazionale per l’energia i prezzi potrebbero abbassarsi anche per l’eccesso di impianti fotovoltaici (dove la Cina e ora anche Europa e Stati Uniti d’America continuano ad investire) realizzati.
Investimenti necessari
Una criticità che oggi è stata rilevata sta nelle poche infrastrutture per gestire le reti elettriche. L’Agenzia internazionale ribadisce l’importanza di investire in queste infrastrutture dedicate soprattutto alle rinnovabili e agli accumuli d’energia elettrica. Per ciascun dollaro speso sulle fonti da energia rinnovabile, soltanto 60 centesimi di euro vengono spesi sugli accumuli e sulle reti. Ma se il rapporto tra rete ed accumuli, e gli investimenti in fonti rinnovabili fosse 1:1, questa spesa sarebbe nettamente inferiore.
Fin quando il mondo continuerà a dipendere dai combustibili fossili, gli obiettivi verso la decarbonizzazione saranno sempre più lontani.
Decarbonizzazione
L’Aie spinge all’uso di tecnologie moderne e pulite così da poter raggiungere la transizione desiderata dall’UE ancora prima del 2030. L’obiettivo è ridurre le emissioni di anidride carbonica, favorendo sia un’energia più pulita ma anche per ridurre i costi.
L’Agenzia sottolinea inoltre:
“Lo slancio per le transizioni energetiche pulite è indubbiamente crescente, ma il mondo è ancora lontano da una traiettoria allineata agli obiettivi di neutralità delle emissioni di carbonio per il 2050”.