Prezzo del gas in calo

Il prezzo gas perde terreno ad Amsterdam. I future Ttf perdono il 4,1% portando così il prezzo a 54,35 euro al megawattora. Si tratta del minimo dall’inizio di dicembre 2021. Dunque l’Europa, nonostante l’irrigidimento delle temperature in Italia e non solo, può ritenersi fuori pericolo. Sarà infatti in grado di superare l’inverno con un’abbondante riserva di scorte di gas nei suoi stoccaggi.



Dal punto di vista finanziario, la diminuzione del prezzo del gas ha fatto scendere l’inflazione, mettendo da parte l’inasprimento della politica monetaria. Ad abbassarsi è stata tutta la curva dei futures sul gas, che come sottolinea MorningStar, indica un ottimismo generalizzato del mercato, non solo attuale ma anche a medio termine. Per tutto il 2023, così come per la primavera 2024, ci si aspetta un prezzo che oscilli tra 63 e 75 euro. Solo 45 giorni fa, i valori sembravano destinati ad essere quasi doppi.



Scende in consumo di gas

L’inizio inverno più caldo della norma ha aiutato a far calare la domanda di gas: secondo i dati del centro analisi ICIS, nel quarto trimestre dell’anno 2022 la domanda di gas nei Paesi europei è scesa in media del 20% rispetto ai cinque anni precedenti. Diminuzione dei consumi domestici, certo, ma anche di quelli industriali che sono inevitabilmente quelli da tenere più in considerazione.

Come riporta MorningStar, Giovanni Sgravatti, research analisi di Bruegel, portale dedicato a temi politici-economici con sede a Bruxelles, ha affermato: “Nonostante la forte diminuzione dell’uso di gas, al momento non abbiamo in Europa un calo drastico della produzione industriale e manifatturiera, questo grazie a diverse operazione di efficientamento energetico, ad esempio attraverso il cambio dei combustibili utilizzati o l’importazione di prodotti particolarmente energy intensive, come l’ammoniaca o l’acciaio. È una buona notizia, anche se alcuni settori specifici – come quello chimico – stanno soffrendo particolarmente”.