Fin dallo scoppio della guerra in Ucraina, oltre alla gravissima crisi sociale causata, è sorto anche il problema del prezzo del gas. Usato da Putin come “arma” per colpire, impoverire e presumibilmente piegare l’Europa e l’Occidente, affinché soprattutto revocassero le pesanti sanzioni imposte su di lui e sui suoi oligarchi, il piano dell’ultimo degli zar sembra essere esploso in una bolla di sapone.
La cooperazione tra stati, infatti, ha subito mosso gli ingranaggi degli aiuti, aumentando l’afflusso di gas da parte di altri partner commerciali spesso ad un prezzo abbondantemente minore, o addirittura trovando nuovi mercati che escludessero dall’equazione dell’energia le produzioni russe. Si tratta, inoltre, di un vero e proprio successo del premier Giorgia Meloni che ha, fin dall’inizio del suo mandato, spinto affinché in Europa si adottasse un price cap che evitasse la speculazione. Secondo Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, da marzo il prezzo del gas calerà del 17%, mentre l’elettricità calerà del 25% ad inizio aprile. In totale queste diminuzioni dovrebbero portare, rispettivamente, un risparmio di 234 e 363 euro su base annua in bolletta.
Gas: la tempesta perfetta del prezzo è passata?
Insomma, quella che aveva tutte le fattezze di essere una crisi grave e di difficile uscita e che ha portato il prezzo del gas fino alla soglia incredibile di 340 euro al megawattora, ora sempre essere solo un ricordo. Recentemente, infatti, il prezzo al megawattora è sceso sotto i 50 euro, soglia che, se mantenuta, porterebbe un risparmio in bolletta pari ad oltre 600 euro all’anno per ogni famiglia.
Un successo, quello di essere riusciti a contenere il prezzo del gas, rivendicato anche recentemente dalla premier Giorgia Meloni in occasione della sua ormai consueta rubrica social sul governo. La premier, infatti, in diretta, ha spiegato che “l’Agenzia per l’energia italiana ha detto che sul mercato tutelato le prossime bollette avranno una riduzione pari al 34,2%“, ancora più elevato di quanto sostenuto, invece, da Tabarelli. Poco importa, però, in fin dei conti di quanto sia la riduzione percentuale del prezzo del gas, quanto più interessante risulta essere il concreto risparmio che le famiglie italiane potranno trarne.