A Londra, racconta il quotidiano britannico The Times, si terrà il primo concerto di musica classica eseguito da un’orchestra completamente LGBTQ. A dirigerla ci sarà l’esordiente direttore Oliver Zeffman, mentre l’idea alla base del concerto, si legge sul sito di presentazione, è rendere “omaggio a un corpo enormemente vasto di musica classica che è stato contribuito da compositori queer nel corso dei secoli, oltre a celebrare la diversità della comunità di musica classica LGBTQ+ di oggi”.



Il concerto dell’orchestra LGBTQ si terrà a luglio, in occasione della settimana dedicata al Gay Pride di Londra, e sarà il primo esempio nel suo genere in tutta Europa, in una tendenza che però arriva direttamente dall’America, dove eventi simili si tengono regolarmente.

La prima orchestra LGBTQ d’Europa in concreto a Londra

Insomma, Londra sembra voler fare da apripista nei confronti dei concerti di musica classica eseguiti da orchestre completamente LGBTQ. Ne parla lo stesso direttore dell’orchestra londinese, Oliver Zeffman, sulle pagine del quotidiano inglese, sottolineando come “sembra che nessuno ne abbia mai realizzato uno. Ce n’è stato uno in America l’anno scorso, ma sembrava comunque piuttosto in ritardo”. Il concerto si chiama “Classical Pride” e si terrà, appunto, la settimana successiva a quella in cui si tiene l’annuale Gay Pride.



L’idea di un’orchestra LGBTQ che si esibisca a Londra sembra affiorare nella vasta quantità di compositori famosi in tutto il mondo con tendenze queer, tra dichiarati e sospettati. Per esempio, è noto che Tchaikovsky, Leonard Bernstein, Benjamin Britten ed Ethel Smyth fossero omosessuali, mentre Zeffman racconta che anche “Schubert è molto controverso perché alcuni sostengono che fosse sicuramente etero, solo che era anche molto legato ai suoi amici maschi. A me sembra un codice”. Ma la stessa cosa, spiega ancora il direttore dell’orchestra LGBTQ di Londra, “vale per Handel, [mentre] in Polonia c’è un grande dibattito sul fatto che Chopin fosse gay o meno”.