PRIMARIE PD, BONACCINI VA RICORSO AL COMITATO SCHLEIN: “TESSERE BIANCHE VERGINI”
Si avvicina il rush finale della campagna elettorale verso le Primarie Pd del 26 febbraio e la sfida tra le correnti entra come prevedibile nel vivo: agli scontri e ai veleni si aggiunge il ricorso piuttosto duro che uno dei comitati a sostegno di Stefano Bonaccini ha rivolto contro la mozione di Elly Schlein. I due, oltre ad essere i favoriti per il “ballottaggio” finale ai gazebo del 26 (secondo i sondaggi sarebbero infatti fuori dalla partita, in quanto con poche chances di superare il voto dei circoli, sia Gianni Cuperlo che Paola De Micheli) si ritrovano a questo punto contrapposti per una questione tutt’altro che marginale: in sostanza, Bonaccini accusa i sostenitori di Schlein di avere all’interno del comitato di Bologna diverse tessere bianche che potenzialmente potrebbero essere utilizzate per un tesseramento “last minute” in vista delle Primarie. Un tesseramento che i sostenitori di Bonaccini, inutile aggiungerlo, reputano irregolare.
Nasce tutto dal comitato “Energia popolare”, a sostegno del Presidente di Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini: una neoiscritta al Pd sostiene che nel comitato bolognese “Parte di Noi”, legato a Schlein, vi sarebbero a disposizione «molte tessere bianche con cui iscriversi al Pd». Immediato il ricorso inviato mercoledì 25 gennaio da Bonaccini alla commissione provinciale congressuale del Pd guidata dalla ex parlamentare Donata Lenzi: il motivo? Lo spiegano fonti dem al QN: «ciò che non torna è che una singola mozione possa disporre di tessere ’vergini’. Tocca, infatti, alla Federazione del partito consegnarle ai segretari di circolo in pacchetti di dieci alla volta, a fronte di altrettante esaurite».
PERCHÈ C’È RISCHIO TESSERAMENTO ILLECITO PER LE PRIMARIE PD
La richiesta del comitato Bonaccini alla commissione sulle Primarie Pd è quella di «evitare violazione delle regole congressuali e del tesseramento Pd». Detta in maniera più diretta, il candidato favorito al Congresso per il post-Enrico Letta non vuole iscrizioni di massa all’ultimo senza controllo che potrebbero cambiare le carte in tavola e le forze in campo. I sostenitori di Bonaccini non attaccano direttamente i rivali di Schlein, ma si limitano a chiedere una verifica semplice.
In realtà la sostanza del ricorso è un’altra: il comitato di Bonaccini chiede ai vertici del Partito Democratico di sospendere al momento la registrazione di tutte le nuove tessere, così da «evitare alterazioni del tesseramento finché non si faccia chiarezza», spiegano le stesse fonti al Quotidiano Nazionale. Secondo quanto abbiamo ricostruito, sarebbero anche ben più di 500 le tessere “bianche” fornite dal Pd bolognese già terminate nella sola giornata di mercoledì: da qui il motivo della richiesta, fatta da Bonaccini, di una relazione approfondita che tenga conto delle tessere “vergini” direttamente date ai circoli e ai numeri di quelle registrate fino ad oggi.