Non è ancora terminato lo scrutinio dei 187 seggi a Roma per le primarie del Pd, ma i risultati dicono che è ampia e netta la vittoria di Roberto Gualtieri, con oltre il 60% delle preferenze. L’ex ministro dell’Economia nel Governo Conte II ha già sentito al telefono il segretario del Pd Enrico Letta. Secondo quanto riportato da LaPresse, è stata espressa soddisfazione per la partecipazione al voto e per il risultato. La conferma è poi arrivata dallo stesso Letta via Twitter: «Ho appena parlato con Gualtieri per fargli il mio in bocca al lupo. Ora con la spinta delle primarie inizia al meglio la corsa decisiva. Il popolo di centrosinistra ha dimostrato che c’è e vuole la svolta a Roma. Grazie ai volontari che han reso possibile questo giorno». Con i media invece si è paragonato alla Nazionale di calcio. «Siamo una squadra unita, un po’ come l’Italia di Roberto Mancini». Gualtieri ha evidenziato «grande unità» e un «clima positivo», quindi ha ringraziato tutti gli altri candidati. «Siamo molto determinati a fare un grande lavoro fino a ottobre, allargandoci a tutte le forze sociali con un grande patto per rilanciare Roma». (agg. di Silvana Palazzo)
RISULTATI PRIMARIE PD ROMA: GUALTIERI 62%, GIALLO AFFLUENZA
Roberto Gualtieri
ha vinto le primarie del Pd a Roma, ma è “giallo” sull’affluenza. Partiamo dai risultati. Con 42 seggi scrutinati su 187 Gualtieri è avanti con il 62,2% (4.690 voti), mentre Caudo al 15,1% (1.147), Battaglia al 7,2% (546), Ciani 6,3% (479), Fassina 5% (381), Zevi 2,8% (212), Grancio 1,1% (82). Soddisfatto il segretario del Pd Enrico Letta: «Bene! La prima scommessa è vinta. Le primarie a Roma e Bologna sono un successo di popolo e pur in epoca Covid hanno affluenza come preCovid. Il successo di Lepore e Gualtieri dimostra che abbiamo avuto ragione a non aver paura a farle perché il popolo di cs è con noi. Avanti!», ha scritto su Twitter. Ma è già polemica sull’affluenza, su cui peraltro non ci sono ancora dati definitivi. «Quella di Casu e del Pd è una proiezione non confortata dai dati, alla fine i votanti si attesteranno intorno ai 35 mila», dice Caudo. Dunque, 10mila in meno di quelli dichiarati dal segretario cittadino dem. «Alle 19 avevamo dai nostri conteggi 27mila votanti in 132 gazebo su 187. Difficile che in due ore ci sia stato questo balzo». (agg. di Silvana Palazzo)
AFFLUENZA PRIMARIE: “37MILA VOTANTI ALLE 19”
Urne chiuse per le primarie del Pd a Roma. Lo stop è scattato alle 21, quindi è partito lo spoglio e di conseguenza l’attesa è tutta per i risultati e per scoprire chi sarà il candidato sindaco del centrosinistra alle Elezioni comunali nella Capitale. Il primo risultato, non definitivo, riguarda l’affluenza. Flop scongiurato. Stando a quanto sostengono i dem, hanno votato oltre 37mila persone alle ore 19. Un dato per il quale si ritiene che l’affluenza finale dovrebbe superare l’obiettivo prefissato. Nulla a che vedere però con i 100mila partecipanti circa del 2013, quando vinse Ignazio Marino, ma rispetto ai 43mila voti del 2016, non è flop. «Una larga partecipazione è una bella notizia: dopo mesi di chiusura e paura dovuti alla pandemia tanti cittadini hanno scelto di esercitare la loro volontà di indicare il candidato sindaco di centrosinistra», ha dichiarato Paolo Ciani, candidato alle primarie e segretario nazionale di Demos.
Quindi si è tolto un sassolino dalle scarpe. «Troppi hanno ironizzato prima di vedere: mi spiace smentire gli uccelli del malaugurio o chi vedeva in queste primarie finto esercizio di democrazia. È evidente che tali giudizi nascano da personalismi esasperati. Noi abbiamo scelto di fare la fatica di stare insieme: la coalizione di centrosinistra esiste e oggi lo sta dimostrando». (agg. di Silvana Palazzo)
AFFLUENZA PRIMARIE: “23MILA VOTANTI ALLE 13”
Alle ore 13a Roma circa 23mila votanti
si sono presentati ai gazebo per esprimere il voto alle Primarie del Centrosinistra: con questi risultati del tutto parziali filtra del «cauto ottimismo» dal Pd romano per l’iniziativa in vista delle Amministrative. Le regole per il Covid, la giornata di bel tempo e soprattutto l’Italia che gioca alle 18 per gli Europei potrebbero comportare un risultato più ridimensionato alla già prevista non “folla” di elettori Csx ai circoli Dem: per ora si attende, anche se l’impatto del voto servirà più che altro a capire il grado di interesse oggi nel 2021 per uno strumento come quello delle primarie recuperato dopo anni di “sospensione”. Sui risultati delle Primarie in quanto tali, non ci dovrebbe essere partita visto il super-favorito Roberto Gualtieri come candidato sindaco che sfiderà Virginia Raggi (M5s), Carlo Calenda (Azione-Iv-+Europa), Enrico Michetti (Centrodestra) e Andrea Bernaudo (liberale). (agg. di Niccolò Magnani)
VOTO ROMA: POLEMICHE CAUDO E CALENDA CONTRO PD
«Tornare a votare, nelle piazze e nelle strade di #Roma, grazie al lavoro di oltre 1000 volontari, in mezzo ai sorrisi di tantissime persone e alla loro grandissima voglia di partecipare. Oggi è una bellissima giornata di Democrazia», scrive su Twitter il candidato alle Primarie Centrosinistra a Roma, Roberto Gualtieri. Dopo la votazione espressa al gazebo di Piazza Donna Olimpia, alla stampa romana assiepata, il candidato sindaco del Pd aggiunge «mi dicono che stanno girando in tanti, in tutti i seggi. Facciamo queste primarie nelle condizioni possibili che sono difficili: fa caldo, è fine giugno, c’è la partita e questo rende ancora più straordinaria la partecipazione di chi vota e anche dei volontari».
Anche se l’esito e i risultati di queste Primarie 2021 sembrano scontati nella Capitale, non mancano le polemiche in arrivo da ambienti diversi del Centrosinistra. Il comitato di Giovanni Caudo, candidato anche lui alle Primarie, lamenta alcune presunte «violazioni» avvenute in alcuni gazebo per «leggerezze nei controlli dei documenti o addirittura di palesi violazioni». Secondo quanto riporta Roma Today, le principali anomalie avvengono nella zona di Centocelle dove pare che alcuni abbiano dato indicazione di voto sul posto con anche distribuzione di «schede precompilate con nomi e cognomi». Dopo le polemiche nei giorni scorsi, torna ancora l’intervento del candidato sindaco di Azione Carlo Calenda (che non partecipa alle Primarie del Pd): sui social ha scritto, con tanto di foto del fac-simile della scheda elettorale del Pd Roma che identifica il solo nome di Gualtieri già barrato, «alla voce primarie aperte. Un vero esercizio di democrazia. Daje». (agg. di Niccolò Magnani)
https://twitter.com/CarloCalenda/status/1406536950945824769?ref_src=twsrc%5Etfw
GUALTIERI FAVORITO: “RAGGI INSOSTENIBILE”
«Con Conte abbiamo collaborato molto bene, nell’interesse del Paese con il Pnrr e i ristori. Siamo amici. Raggi? È insostenibile, ha governato male. Altro che ‘regina di Roma’, come la chiamano i fan sui social»: parla così a “Repubblica” nel giorno delle Primarie Pd il candidato stra-favorito alla vittoria finale, l’ex Ministro Roberto Gualtieri. 7 candidati sindaco (oltre a Gualtieri, Imma Battaglia, Giovanni Caudo, Paolo Ciani, Stefano Fassina, Cristina Grancio, Roberto Gualtieri, Tobia Zevi), 46 aspiranti presidenti di Municipio: si vota fino alle 21, lo ricordiamo ancora una volta e possibilità di votare non solo ai gazebo ma anche online con lo Spid (registrazione doveva essere svolta però fino al 17 giugno come limite massimo).
«Confido che i romani di centrosinistra andranno a votare numerosi, nonostante il Covid, il caldo e la partita dell’Italia alle 18. Chi vincerà, sarà il candidato ufficiale della coalizione. Critica le primarie chi non le fa», spiega ancora l’ex Ministro MEF, aggiungendo la promessa di una vice sindaco donna e con nomi per la squadra da “pescare” anche fuori dal Partito Democratico. Di primo mattino il messaggio del segretario Pd Enrico Letta aveva dato il “via” alla giornata di primarie tanto nella Capitale quanto a Bologna (qui la diretta live con tutti gli aggiornamenti della sfida Lepore-Conti): «Grazie ai tantissimi volontari che stanno lavorando per rendere possibile che oggi a Bologna e Roma migliaia di cittadini partecipino alle primarie. Ai critici di questa nostra preferenza per la partecipazione dico che noi siamo fatti così. E, su questo, non cambieremo». (agg. di Niccolò Magnani)
RISULTATI PRIMARIE PD ROMA: TUTTO GIÀ DECISO?
Il giorno tanto atteso è arrivato: iniziamo la diretta delle primarie del Pd a Roma, indette per eleggere il candidato sindaco alle prossime amministrative nella Capitale. Un appuntamento importantissimo per i dem, anche se il risultato appare decisamente scontato. Roma non è una città come le altre, Letta lo sa bene, e non può permettersi un flop alle Comunali come cinque anni fa. Tant’è che si parla già di possibili dimissioni in caso di cocente sconfitta…
Ma chi sono i candidati alle primarie del Pd a Roma? Partiamo dal frontrunner, destinato ad assicurarsi il pass di candidato sindaco: parliamo di Roberto Gualtieri, ex ministro dell’Economia e volto storico di casa dem. L’unico in grado di impensierirlo, sondaggi alla mano, è Giovanni Caudo, già assessore con Ignazio Marino. Nel folto elenco troviamo poi l’attivista Imma Battaglia, il consigliere regionale Paolo Ciani, l’ex candidato sindaco Stefano Fassina, il volto del Partito Socialista Cristina Grancio e l’indipendente Tobia Zevi.
RISULTATI PRIMARIE PD ROMA: GLI ULTIMI SONDAGGI
Come dicevamo all’inizio di questa diretta, l’esito delle primarie del Pd a Roma appare scontato. Roberto Gualtieri nelle ultime settimane ha rilasciato interviste già da virtuale candidato sindaco per il Centrosinistra, quasi incurante dell’appuntamento di oggi. I sondaggi di Bidimedia del 16 giugno sembrano dargli ragione: l’ex titolare del Tesoro è quotato al 47%, seguito da Giovanni Caudo al 28%. Gli altri candidati non raggiungono la doppia cifra: Imma Battaglia e Paolo Ciani al 7%, Stefano Fassina e Tobia Zevi al 5%.
Uno dei più grandi timori per queste primarie dem a Roma è però legato all’affluenza. Il clamoroso flop registrato a Torino ha fatto scattare l’allarme in casa Partito Democratico: l’assenteismo spaventa parecchio il Nazareno, anche solo a livello di immagine. «Ci aspettiamo tanti votanti, più delle ultime primarie del 2016», l’auspicio dei big del Pd, ma almeno due fattori vanno tenuti in considerazione: il caldo e la Nazionale. Infatti, le temperature potrebbero spingere potenziali elettori verso il mare, mentre l’Italia di Mancini a Euro 2020 rischia di tenere a casa tante persone…