Manca soltanto la certificazione aritmetica del suo successo, ma ormai lo scenario è ben delineato e non più ribaltabile: Joe Biden si è di fatto aggiudicato le primarie democratiche negli USA e sarà lui, a novembre 2020, a sfidare Donald Trump per la presidenza degli Stati Uniti d’America. Un vero e proprio trionfo per Biden, ex vicepresidente nazionale ai tempi di Barack Obama, che si è ormai garantito un margine impossibile da colmare per il suo avversario Bernie Sanders, il quale avrebbe bisogno di un miracolo più che di una rimonta per rimettersi in carreggiata. Joe Biden ha dominato in Florida (62% a 22%) e in Illinois (60% contro il 35% del suo rivale), mentre in Arizona ha mantenuto le distanze dall’avversario, chiudendo al primo posto con 10 punti percentuali di vantaggio. Ricordiamo che Biden ha conquistato sino a questo momento il consenso in 18 stati, con un bottino complessivo di 1400 delegati: ancora 591 e sarà ufficiale la sua nomination. Con buona pace di Sanders che, a questo punto, potrebbe anche decidere di sostenere il suo rivale nella rincorsa alla presidenza degli USA.
PRIMARIE USA 2020: JOE BIDEN PUNTA A UNIRE IL PAESE
Nella notte, dopo la certificazione del suo successo in Florida, Illinois e Arizona, Joe Biden ha voluto rivolgere un messaggio alla nazione: “Il mio obiettivo è quello di unire il partito democratico e il nostro Paese in questo momento difficile”, tendendo poi la mano all’ormai sconfitto Bernie Sanders e chiedendogli implicitamente il suo sostegno nella battaglia elettorale contro Donald Trump. “Quello che serve ora è speranza contro la paura, unità contro le divisioni, verità contro le menzogne e scienza contro la finzione”, ha aggiunto Biden. Il senatore del Vermont Sanders, a questo punto, è consapevole di non avere praticamente più cartucce da sparare, né chance di rientrare clamorosamente in partita e per evitare di incappare nell’errore commesso nel 2016, che finì per penalizzare Hillary Clinton nello scontro con Trump, potrebbe decidere di sventolare bandiera bianca e allearsi a Joe Biden, il quale, del resto, ha dimostrato di riuscire ad arrivare meglio all’elettorato democratico, risultando più convincente a parole rispetto a Sanders.