A Primavalle, in provincia di Roma, un uomo è stato forse assassinato da una 47enne che aveva conosciuto sul web e che lo aveva adescato. La donna, originaria della Repubblica Dominicana, è stata arrestata, ma ora bisognerà capire se si sia trattato di una rapina o di un omicidio, visto che vi sono i forti dubbi che la vittima sia stata narcotizzata. Dalle immagini delle telecamere presenti nella casa del 68enne deceduto si vede la donna che versa una sostanza nel bicchiere, ed ora si attendono gli esami tossicologici a stabilire cosa sia successo.



Lidia, la nipote della vittima, ha trovato il corpo dello zio deceduto dopo che per due giorni non si faceva sentire: “Giovedì a pranzo è stato l’ultimo contatto – ha raccontato a Storie Italiane – venerdì non rispondeva ne al telefono ne con messaggi, un giorno poteva capitare, poi sabato mattina ci siamo preoccupati, siamo andati io e un suo carissimo amico presso la casa di mio zio e solo aprendo la porta ci siamo accorti che qualcosa non andava, c’era un odore davvero forte”.



PRIMAVALLE, 68ENNE TROVATO SENZA VITA: LE PAROLE DELLA NIPOTE

La nipote della vittima di Primavalle ha proseguito: “Questa donna? Questa estate aveva raccontato a mio marito e ad un altro amico che aveva conosciuto una persona ma non sappiamo se fosse lei o meno. Si parlava di un’amicizia sul web e mio marito l’aveva messo in guardia, dicendogli di non stare attento perchè aveva 68 anni e non era Alain Delon, ma la donna aveva 20 anni di meno, e uno si poteva insospettire”.

Un caro amico della vittima ha aggiunto: “Sapevo che aveva queste frequentazioni, queste persone le contattava via web. Una cosa che ci tengo a dire è che Franco non era un anziano rimbambito come è passato su certi giornali, lui era una persona attiva, faceva 3.000 cose di lavoro ed extra, lui aveva un mese in meno di me e ci scherzavo dicendo di portare rispetto per gli anziani”.



PRIMAVALLE, 68ENNE TROVATO SENZA VITA: LA DONNA AVEVA DEI PRECEDENTI

In collegamento anche il maggiore dei carabinieri Pinto che ha spiegato come la donna arrestata fosse già conosciuta alle forze dell’ordine, visto che in precedenza aveva svolto reati simili: “Adesso la donna è arrestata per rapina e utilizzo indebito di carta di credito, abbiamo effettuato degli accertamenti e abbiamo ricostruito un adescamento subdolo online per creare un rapporto empatico con la vittima. C’era qualcosa che non andava quindi sono state fatti degli approfondimenti tecnici, fra cui i movimenti bancari, come gli acquisti effettuati con le carte di credito”.

La donna, sapendo si essere ricercata, cambiava spesso nome, abitazione e non si faceva ritrovare con i documenti: una situazione che quindi si sarebbe potuto evitare? Sono attesi aggiornamenti nei prossimi giorni per cercare di capire di quale reato sarà accusata la donna ed eventualmente condannata. La speranza è che per il povero Franco ci possa essere giustizia.