Una telefonata al 112 per confessare un orrore che ha sconvolto il quartiere di Primavalle, a Roma: “Venite, ho ucciso mia madre, è nell’armadio“. Queste le parole che un uomo di 59 anni avrebbe pronunciato per allertare le forze dell’ordine dopo aver commesso un delitto dai contorni ancora tutti da chiarire. La vittima, un’anziana di 88 anni, sarebbe stata assassinata 10 giorni prima nell’abitazione che condivideva da sempre con il suo unico figlio, oggi accusato di omicidio. Il 59enne sarebbe crollato perché il cattivo odore proveniente dall’appartamento sarebbe stato ormai insopportabile. Inutili le “cautele” che avrebbe adottato per occultare il corpo, chiuso in un sacco e nascosto nel mobile in camera da letto dove i carabinieri lo avrebbero trovato, in avanzato stato di decomposizione, il 30 settembre scorso.



La trasmissione La vita in diretta ha intervistato alcuni vicini dei due protagonisti della tragedia, madre e figlio definiti “riservati e schivi”, mai inclini a episodi violenti o a conflitti con i residenti del palazzo. Due persone come tante, taciturne e “chiuse” nel loro mondo fino al terribile epilogo registrato dalle cronache. Secondo una prima ricostruzione riportata dall’Ansa, il movente sarebbe legato alla paura che la madre scoprisse un debito di 3mila euro che avrebbe contratto per insoluti di condominio. L’omicidio risalirebbe alla mattina del 20 settembre, quando il 59enne, durante la colazione, avrebbe colpito la madre con un coltello per almeno 3 volte ferendola mortalmente alla schiena. Fino alla confessione avrebbe tentato di dissimulare e depistare, continuando a fare la vita di sempre tra un caffè al bar e banali attività come fare la spesa. A chi chiedeva di sua madre, avrebbe risposto che non stava bene e che riposava nel suo letto in casa. Poi l’atroce scoperta.



Uccide l’anziana madre e nasconde il cadavere nell’armadio per 10 giorni: il racconto dei vicini a Primavalle

Alcuni vicini di casa dell’anziana uccisa a coltellate dal figlio a Primavalle hanno raccontato a La vita in diretta di non essersi accorti di niente. Non un grido, non un rumore sospetto da quell’appartamento che si sarebbe trasformato in una tomba per l’88enne, assassinata e nascosta in un armadio per giorni prima che il corpo venisse scoperto dai carabinieri su indicazione dello stesso figlio. “C’era un odore brutto, strano – ha raccontato una vicina di casa a La vita in diretta –, ho pensato: ‘Non è che è morta la madre e lui non dice niente a nessuno?’“. Un pensiero che si sarebbe rivelato corretto ma con l’inaspettata svolta, arrivata dalla confessione del figlio della vittima, che ha portato a galla un terribile omicidio.



Il 20 settembre scorso, l’uomo avrebbe accoltellato l’anziana madre e avrebbe poi chiuso il cadavere in un sacco della spazzatura, chiuso con dello scotch per evitare il diffondersi del cattivo odore, prima di occultarlo nell’armadio. Soltanto quando ormai le esalazioni si sono fatte insopportabili avrebbe rivelato agli inquirenti l’agghiacciante verità. Ai vicini di casa che chiedevano notizie dell’anziana, nei giorni successivi al delitto, avrebbe inventato scuse sostenendo che non stesse bene. “Si sente poco bene, è a letto, non bussate“. Sarebbe stato lui stesso a chiamare il 112 per dire di aver ammazzato la madre e di aver tenuto il corpo nell’abitazione. Un primo esame esterno della salma avrebbe confermato che il decesso era avvenuto almeno 10 giorni prima.