Tra le leggende legate alla Primavera, c’è quella della dea Persefone, compagna di Ade nel regno degli inferi, al fianco del quale trascorre i mesi invernali. Invece durante la primavera e l’estate arriva sulla Terra portando la vittoria della luce e facendo rifiorire la natura. E’ la simbologia di come in realtà l’alternarsi delle stagioni sia strettamente legato, con la stessa dea della Primavera che vive al fianco del Re delle tenebre durante la stagione fredda, aspettando il ritorno del sole che viene a riportare in prima persona. In Italia il mito greco della Primavera viene celebrato soprattutto nel Sud Italia, in Calabria e in Sicilia in particolar modo. Nella città di Catania nel vecchio quartiere Cibali, lo stesso dove sorge lo stadio Massimino, era presente una grotta da cui si diceva che fosse fuoriuscito il dio Ade per rapire Persefone fanciulla. La grotta è andata però andata perduta. (agg. di Fabio Belli)
LA FILASTROCCA DI RODARI
Gianni Rodari tornerà protagonista domani, nel primo giorno di primavera, con le sue strofe da dedicare all’inizio della bella stagione, che noi italiani (ma non solo) non potremo ancora vivere pienamente. Sono due, in particolare, gli scritti che Rodari ha dedicato alla primavera. Il primo è un vero e proprio inno alla stagione che saluta l’inverno e si intitola “Viva la primavera” e recita così: “Viva la primavera/ che viaggia liberamente/ di frontiera in frontiera/ senza passaporto, con un seguito di primule, mughetti e ciclamini/ che attraversando i confini/ cambiano nome come/ passeggeri clandestini/ tutti i fiori del mondo son fratelli”. Una poesia che sembra cadere a pennello proprio per il periodo poco felice che stiamo vivendo. Rodari ci ha regalato anche la sua “Filastrocca di primavera” che sembra perfetta nel giorno che precede l’inizio della mite stagione. La prima strofa recita: “Filastrocca di primavera/ più lungo è il giorno, più dolce la sera/ Domani forse tra l’erbetta/ spunterà la prima violetta”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
DA VAN GOGH A MONET: LE OPERA D’ARTE
Poche ore ci separano dall’inizio ufficiale della primavera 2020. La nuova stagione che darà il via alle giornate di sole, all’aria tiepida e al rifiorire della vita, purtroppo, almeno nella sua fase iniziale saremo costretti però a viverla guardando fuori dalla finestra. In attesa di poterla gustare a pieni polmoni, la primavera possiamo intanto riviverla attraverso alcune splendide opere d’arte. In tanti artisti nel corso dei secoli hanno celebrato questa stagione con le loro straordinarie opere, da Sandro Botticelli a Van Gogh. Il primo ha rappresentato la primavera nell’omonima opera del 1492 e rappresenta forse la più famosa sul tema. Lo segue il quadro “Ramo di mandorlo in fiore” di Vincent Van Gogh del 1890 in cui viene celebrata la vita attraverso l’immagine di un ramo di mandorlo fiorito. Tra gli altri artisti che hanno celebrato, pitturandola, questa stagione anche Giuseppe Arcimboldo e Claude Monet ma anche Lawrence Alma Tadema che ha voluto annunciare l’esplosione della fioritura e della bella stagione rappresentando due splendide fanciulle che invitano con raffinata indolenza, a partecipare al clima di rinascita. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
LE FRASI PIÙ BELLE: DALLA MERINI A NERUDA
Mancano meno di dieci ore al 20 marzo, giorno in cui scatterà il tanto atteso equinozio di Primavera. Un piccolo motivo per sorridere in un momento drammatico come quello che stiamo vivendo in Italia, ma in generale nel resto del mondo. Riuscendo a mettere da parte per un momento l’emergenza coronavirus, possiamo svagarci leggendo alcune delle frasi più belle dedicate alla stagione che sta per fare il suo esordio, come ad esempio questo pensiero di Fabrizio Caramagna: “La primavera. Le ossa si asciugano dal freddo, la terra lancia fiori nel cielo come se cercasse un bersaglio invisibile e il tempo torna di nuovo a fare il suo lavoro di incantatore”. Splendida anche questa frase di Pablo Neruda, che punta sulla magia della primavera: “Ancora non se n’è andato l’inverno, e il melo appare trasformato d’improvviso in cascata di stelle odorose”. E se parliamo di maestri delle parole, come dimenticarsi di Alda Merini: “Sono nata il ventuno a primavera ma non sapevo che nascere folle, aprire le zolle potesse scatenar tempesta”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PRIMAVERA, EQUINOZIO DOMANI 20 MARZO, PERCHÉ SI CHIAMA COSÌ?
Tra poche ore, e in particolare domani, venerdì 20 marzo 2020, sarà l’equinozio di primavera, che sancirà ufficialmente il passaggio dall’inverno (uno dei più caldi degli ultimi anni in termini di temperature registrate) alla stagione che simboleggia la rinascita della natura. Perché, però, la primavera si chiama proprio così? L’etimologia del termine è da ricercarsi per metà nella lingua latina e, per il restante 50%, nel sanscrito. Infatti, il vocabolo deriva da “primus” (primo) + “ver” (luce, splendore). Un passaggio vero e proprio dal buio e dalla scarsa luminosità del periodo invernale ai primi tepori e alle giornate più lunghe tipiche della stagione primaverile, nella quale, peraltro, si beneficia della luce solare sino alle prime ore della sera grazie all’ora legale, che sposta le lancette in avanti di un’ora. La primavera è dunque anche l’emblema della speranza, della voglia di esistere e di amare la vita, dell’irrefrenabile desiderio che ogni singolo individuo ha di sormontare le difficoltà in cui si imbatte per trasformare le gemme della quotidianità in fiori carichi di meraviglia. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
PRIMAVERA, EQUINOZIO DOMANI 20 MARZO: LE POESIE PIÙ BELLE
Domani, 20 marzo 2020, sarà l’equinozio di primavera. Fra qualche ora, quindi, inizierà ufficialmente la prima delle due belle stagioni, un piccolo barlume di speranza nel dramma che stiamo vivendo in questi giorni. In vista del ritorno dei fiori, dei colori, delle luci, e dei suoni, abbiamo deciso di selezionare qualche bella poesia proprio dedicata proprio a questo tema. A cominciare da questo brevissimo pensiero pubblicato su Twitter da Zziagenio78: “Esplode la Primavera. Si contano migliaia di felici”. Così invece scrive Rainer Marie Rilke: “Ritorna primavera. Ed è la terra come un bimbo che sa le poesie”. Bello anche questo breve pensiero di Theodor Codreanu: “Guai al seme che non attende più nessuna primavera”. José Saramago sottolinea anche “l’aiuto” dell’inverno: “La forza della primavera non sarebbe niente se non avesse dormito l’inverno”. Infine questa breve poesia dell’italiano Stefano Benni: “E’ primavera: nella serra in ogni fiore c’e’ un’orgia. Chi riuscisse ad inventare un motel per insetti farebbe i milioni”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PRIMAVERA, EQUINOZIO DOMANI 20 MARZO: AFORISMI DEGNI DI NOTA
In attesa che arrivi la primavera, domani 20 marzo, continuiamo il nostro viaggio all’interno delle frasi, dei pensieri, e degli aforisimi su questa splendida stagione che sta ormai per iniziare. Fra coloro che hanno scritto diversi versi su questo argomento, vi è il grande poeta cileno Pablo Neruda: “Potranno recidere tutti i fiori ma non potranno fermare la primavera”, e ancora: “Vorrei fare con te quello che la primavera fa con i ciliegi”, “E’ che dietro le cose ci sei tu, Primavera, che incominci a scrivere nell’umidità, con dita di bambina giocherellona, il delirante alfabeto del tempo che ritorna”, sono solo alcuni delle citazioni del famoso scrittore sudamericano, dedicate a questa splendida stagione. Così invece disse un giorno Nikos Kazantzais, scrittore tedesco: “Parlami di Dio, dissi al mandorlo. E il mandorlo fiorì”. Infine una breve poesia di Octavio Paz, premio Nobel per la letteratura nel 1990: “L’inchiostro verde crea giardini, selve, prati, fogliami dove cantano le lettere, parole che son alberi”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
EQUINOZIO DI PRIMAVERA, STAGIONE DEI COLORI, DEI FIORI E DEGLI AMORI…
Domani, 20 marzo, scatterà la primavera 2020. Entreremo ufficialmente nella fase più calda dell’anno, con le giornate che via-via si allungheranno sempre di più, fino a portarci al solstizio d’estate e al lento e inesorabile ritorno verso l’inverno. In questo focus vogliamo soffermarci sulle frasi più belle e più note dedicate a questa stagione dei fiori, dei colori e degli amori. Donato Di Poce, ad esempio, un giorno disse: “Anche gli alberi a primavera scrivono poesie. E gli stupidi pensano che siano dei fiori”. Così invece il poeta libanese naturalizzato statunitense, Khalil Gibran: “I fiori della primavera sono i sogni dell’inverno raccontati, la mattina, al tavolo degli angeli”. Questo è invece il pensiero sulla primavera di Fabrizio Caramagna: “Adoro la primavera: mi insegna di nuovo il passo leggero di chi sa dove sta andando e perché”. Bellissime anche queste parole del grande Pablo Neruda: “Potranno recidere tutti i fiori ma non potranno fermare la primavera”. Infine un pensiero profondo di Markku Envall: “Se hai il coraggio di guardare la luce, imita la primavera e vai avanti verso di essa”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
DOMANI 20 MARZO, LA STAGIONE DELLA LUCE PARTE CON TEMPERATURE RECORD
Il 20 marzo si cambia ufficialmente stagione: arriva la Primavera, portatrice del risveglio della natura, di un clima più mite e, nell’iconografia storica, della vittoria della luce sulle tenebre. Aumentano le ore di luce e storicamente l’arrivo della Primavera apre una nuova fase col ritorno delle festività, interrottosi dopo l’Epifania e il Natale. Arriverà la Pasqua, quest’anno prevista il 12 aprile, seguita poi in Italia dal 25 aprile, anniversario della Liberazione dal nazifascismo, e dal 1 maggio, festa dei lavoratori. Il termine Primavera deriva dal latino ver, che a sua volta cade dal sanscrito ves, che significa “splendere” e dunque rimarca l’elemento del ritorno della luce, con le giornate che inizieranno sensibilmente ad allungarsi. In Italia si guadagnerà un’ora di luce col ritorno dell’ora legale, prevista per domenica 29 marzo con lo spostamento delle lancette avanti di un’ora alle ore 2. Si perderà un’ora di sonno ma si guadagnerà dunque un’ora di sole, anche se al momento in Italia le attività produttive sono legate ai decreti del Governo che stanno cercando di contenere un’epidemia storica.
EQUINOZIO PRIMAVERA: FUORI DALL’INVERNO PIU’ CALDO DELLA STORIA
Ma quest’anno la stagione primaverile è particolarmente attesa per l’importanza dell’aumento delle temperature, che potrebbero dare quantomeno una mano nel combattere infatti l’emergenza legata dall’epidemia da covid-19, il coronavirus che sta mettendo in ginocchio tutto il Paese. In attesa del vero e proprio arrivo del calcio, già in questo inizio di Primavera si avrà un vero e proprio assaggio d’Estate, con le temperature che si assesteranno sui 24 gradi, miti e senza gli eccessi della calura estiva. Usciamo d’altronde fuori da quello che è stato considerato l’Inverno più caldo della storia in Europa: secondo i dati climatici del servizio Copernicus, nel Vecchio Continente si sono fatti registrare oltre 3°C in più rispetto alla media del periodo 1981-2010. E in molti si aspettano una Primavera sicuramente più mite rispetto a quella di un anno fa, in cui invece le temperature più rigide, la pioggia e il vento si sono protratte nella nostra penisola fino alla fine del mese di maggio, per lasciare poi spazio ad un’estate che è stata torrida solamente nella sua parte iniziale, a causa di frequenti incursioni anticicloniche che potrebbero ripetersi anche alla fine di questa Primavera.