La scuola riparte ufficialmente il 14 settembre, ma sono già diversi i casi di positività al Covid che riguardano il mondo scolastico. Oltre ai due che vi abbiamo riportato di seguito, c’è quello di uno studente di Reggio Emilia di 15 anni che è risultato appunto positivo al coronavirus. A dare la conferma è l’Ausl. Il giovane studente frequenta un liceo cittadino dove aveva seguito due corsi di recupero nell’ultima settimana. In particolare, come riportato da OrizzonteScuola, aveva trascorso due giornate per quattro ore complessive. Con lui in classe, oltre al docente, c’erano altri quattro studenti. Anche se non sono considerati “contatti stretti”, visto che hanno rispettato le regole di distanziamento, si sottoporranno anche loro al tampone nei prossimi giorni. Lo stesso insegnante, che è in pensione da pochi giorni, farà l’esame. L’alunno contagiato comunque sta bene: è asintomatico ed è in quarantena domiciliare. La sua positività è emersa dall’attività di tracciamento eseguita dall’igiene pubblica dell’Ausl. (agg. di Silvana Palazzo)



PRIMI CASI COVID A SCUOLA

Gli asili nidi e le scuole materne hanno riaperto i battenti solo da pochi giorni, ma già vengono segnalati i primi casi di coronavirus. Nonostante i bambini siano fra i soggetti meno a rischio covid-19, con infezioni che di solito vengono contratte in maniera totalmente asintomatica nella maggior parte dei casi, il ritorno nelle aule ha evidentemente favorito la diffusione del virus, cosa che del resto gli esperti purtroppo temevano. E così che nelle ultime 24 ore sono stati segnalati alcuni casi, a cominciare da quello avvenuto in un asilo in Alto Adige. Nella sezione tedesca a San Candido un bambino è risultato essere positivo dopo appena un giorno di scuola: lunedì è infatti stato poco bene, accusando i classici sintomi del coronavirus, leggasi tosse, raffreddore, febbre e debolezza. A quel punto i genitori hanno deciso di far sottoporre al piccolo il tampone che ha dato esito purtroppo positivo. Come riferisce l’agenzia Ansa, il bimbo sta bene, ma i suoi 20 compagni e le rispettive famiglie sono state messi in quarantena preventiva, come scrive il quotidiano locale Dolomiten.



CORONAVIRUS IN ASILO: DOPO BOLZANO ANCHE PIACENZA

L’asl locale ha deciso di non chiudere l’asilo ma di disinfettare gli spazi utilizzati dal bimbo e dalla sua classe. Rosmarie Burgmann, sindaca del comune, ha spiegato: “La cosa più importante e’ che il bambino stia bene”. Altro caso a Piacenza, in una scuola materna, dove il bimbo è risultato positivo a seguito di un test effettuato dopo un’inserimento per un’ora, il primo settembre scorso, giorno della riapertura. Un esame che è stato effettuato dopo che un famigliare dello stesso piccolo era risultato positivo, di conseguenza, anche il bimbo è stato sottoposto al tampone. Anche in questo caso le condizioni fisiche non destano preoccupazione, e la quarantena, grazie alle cosiddette “classi bolla”, si è limitata a soli sette compagni di classe e a due insegnanti. In entrambi i casi, quello dell’Alto Adige e quello di Piacenza, sembra che il virus sia stato contratto all’esterno delle strutture scolastiche. Da segnalare infine il caso di un 15enne di Reggio Emilia, che nell’ultima settimana ha frequentato un corso di recupero nel liceo cittadino: è in quarantena dopo essere stato risultato positivo, ed ora si sottoporranno al test anche il docente che era in classe con lui e altri 4 studenti.

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