Isabel Benjumea è un’eurodeputata che ha portato avanti con forza, determinazione e insistenza una battaglia personale ma a nome del popolo cattolico: l’installazione di un presepe nella sede del Parlamento Europeo di Bruxelles. “L’Europa non si può intendere senza le radici cristiane”, spiega la stessa Benjuma come si legge su Aleteia.it. Il presepe scelto è una realizzazione artigianale della regione della Murcia e l’inaugurazione avverrà nella giornata di mercoledì prossimo, 7 dicembre 2022, restandovi poi fino al giorno dell’Epifania. “Godersi la Natività è una cosa molto bella che si vive a Natale, da quando si inizia ad allestire il presepe”, ha continuato Isabel, cattolica e praticante, che ha aggiunto: “è il modo più bello per predicare il Vangelo. Porre rappresentazioni della Natività con belle immagini del Bambino Gesù, della Vergine Maria e di San Giuseppe è il modo migliore per presentarlo a chi vi passa davanti”.
Ma la sua non vuole essere “una difesa a oltranza della fede cattolica con questa iniziativa, ma una difesa della libertà di fede”, per “naturalizzare qualcosa che è stato lasciato fuori dalle istituzioni”. Secondo l’eurodeputata del Partido Popular, le radici cristiane dell’Europa sono fondamentali: “Né la sua storia, né la sua cultura o la sua arte si può comprendere senza il cristianesimo. Non possiamo nemmeno capire il progetto politico dell’UE senza l’umanesimo cristiano, che è la fonte a cui si sono ispirati molti dei padri fondatori del progetto europeo, come Robert Schuman”.
UN PRESEPE AL PARLAMENTO EUROPEO GRAZIE A ISABEL BENJUMEA: UNA LOTTA DURATA 3 ANNI
Benjumea ha dovuto lottare per portare il presepe nel Parlamento Europeo, visto che a lungo ha ricevuto solo risposte negative, tenendo conto che l’esposizione, essendo di carattere religiosa, sarebbe potuta risultare offensiva. Ma l’eurodeputata si è domandata: “È offensivo entrare nel Museo del Prado e vedere le meravigliose opere del Beato Angelico, di Caravaggio o di Velázquez quando espongono l’Annunciazione, l’Adorazione dei Magi o la Natività? È offensivo ricordare agli Europei che quello che si celebra il 25 dicembre è la nascita di Gesù di Nazaret? Questa istituzione – ha aggiunto – non può cadere nella trappola di ritenere offensivo ricordare che a Natale quello che celebriamo è la nascita del cristianesimo. Questa istituzione non può cadere nella trappola che propone costantemente la sinistra, volendo sentirsi offesi per il fatto di voler rivendicare una cosa semplice come l’eredità storica europea”.
Di conseguenza la politica spagnola ha proseguito nella sua lotta, sottolineando come il presepe abbia senso metterlo “all’arrivo del Natale, in questo periodo di Avvento, in un’istituzione che si riferisce ai cittadini europei, la stragrande maggioranza dei quali si dichiara cristiana”, perché “con questa Natività possiamo avere un ricordo di quello che si celebra a Natale, che è la nascita del cristianesimo, la nascita di Gesù”. La lotta per il presepe al parlamento europeo è iniziata precisamente nel 2019, ed ha avuto il sostegno dell’attuale presidente del Parlamento, Roberta Metsola, e della leader dei popolari spagnoli alla Camera europea, Dolors Montserrat.