“Charlène è sempre al mio fianco, ieri al Palais col nuovo ambasciatore francese a Monaco, assieme sulla piazza del Casinò per la gara di golf Princess of Monaco Cup. Non capisco i rumors che mi feriscono, su di lei “che vive altrove, in Svizzera, incontri su appuntamento”. Falsità”: lo dice chiaramente il Principe Alberto, intervistato dal Corriere della Sera. Direttamente dal giardino privato al Rocher, dove Ranieri incontrò Grace e se ne innamorò, l’esponente della famiglia reale fa il punto sulla propria situazione familiare.
La moglie, spiega, “ha avuto delle difficoltà mesi fa. Ora è sempre al mio fianco, mi sostiene nella guida del Principato, poi siamo una coppia che lavora pure noi e il lavoro permette spesso di vedersi solo a fine giornata, fitta di appuntamenti”. Ogni mattina, un principe si alza con il pensiero che “come istituzione devi cercare di capire dove vuoi andare, chi vuoi portare con te, ma anche di chi vuoi prenderti cura e non sempre sei sicuro delle scelte fatte. Hai dubbi, timori, ma è la natura umana. Solo la certezza uccide. E seguo il consiglio di mamma”. Grace, infatti, diceva sempre: “Fidati dell’istinto, della prima impressione. E alla prova del tempo, se guardo indietro, la prima impressione non mi ha mai tradito”.
Principe Alberto: “I miei figli avranno un ruolo nella Monaco di domani”
Insieme, Alberto e Charlène, hanno due figli: Jacques e Gabriela. Parlando proprio della figlia, il principe racconta i piani che ha per lei: “Gli stessi che ho per Jacques, avrà la stessa attenzione e formazione. E altrettante responsabilità, c’è un ruolo per lei nella Monaco di domani. Jacques ne avrà bisogno”. Alberto di Monaco non sa ancora se Jacques avrà una formazione militare: “Non lo forzerò ma lo consiglierò, come è stato per me. E gli 8 mesi nella Marina francese, cinque mesi sulla Jeanne D’Arc, mi sono serviti”. Dopo vent’anni al trono, il sovrano spiega: “Ho lavorato molto sulla parte diplomatica per espandere il network di Monaco, ora ha relazioni con circa 160 Paesi; dal 1993 è parte dell’Onu. E ora siamo in negoziazione con l’Unione europea”.
Il dibattito nel Consiglio Nazionale, però, è in corso: “Sarà un processo lungo per arrivare a un accordo di associazione con l’Ue che ci consenta di beneficiare del mercato europeo. Non sarà mai un ingresso nell’Ue”. Nel suo regno e nel suo lavoro, non mancano anche le battaglie: “Ogni giorno ha le sue spine, ma non ho avuto le difficoltà di mio padre. La nostra sfida sarà trovare le migliori soluzioni per i monegaschi perché continuino a vivere in un Paese sicuro, in pace, dove c’è lavoro e l’economia funziona. E poi ambiente e migliori relazioni internazionali”.