Via tutti i titoli militari al Principe Andrea, terzogenito della regina Elisabetta II e duca di York. E’ questa la prima conseguenza del processo che lo stesso nobile inglese dovrà subire nei prossimi mesi in quel di New York. Come specifica Il Post, ad Andrea sono stati anche tolti i legami di patrocinio con associazioni di beneficenza e organizzazioni varie, i cosiddetti royal patronages attraverso cui i membri della famiglia reale sostengono a livello economico centinaia di associazioni. La decisione è stata presa dalla famiglia stessa proprio a seguito della citazione in giudizio negli Stati Uniti per le accuse di abusi sessuali sollevate da Virginia Giuffre, colei che aveva accusato anche il noto finanziere Jeffrey Epstein, incarcerato e poi morto in galera nel 2019.
La decisioni di privare il Principe Andrea dei titoli militari e dei roayl patronages è giunta nella giornata di ieri attraverso un comunicato ufficiale in cui si legge che «Con l’approvazione e il consenso della regina, i titoli militari e i royal patronages del duca di York sono ritornati alla regina. Il duca di York continuerà a non svolgere nessun incarico pubblico e si difenderà a processo da privato cittadino».
PRINCIPE ANDREA, VIA I TITOLI MILITARI: LA DECISIONE DEL 2019
Andrea non potrà nemmeno più utilizzare la formula “Sua Altezza Reale” in forma ufficiale, e tutti i suoi incarichi verranno assunti da altri membri della famiglia. Il Post ricorda come, sempre nella giornata di ieri, più di 150 ufficiali militari avevano firmato una lettera che era stata poi indirizzata alla Regina Elisabetta II, chiedendole di togliere ad Andrea proprio i titoli militari poi effettivamente levati.
Chris Ship, esperto di famiglia reale, nonché dipendente dell’emittente britannica ITV, ha ricordato come la decisione di togliere i titoli militari sia di fatto in qualche modo formale, in quanto il Principe Andrea, già nel 2019, aveva deciso di rinunciare ai suoi incarichi pubblici visto il suo legame con Epstein. Secondo Ship «Il suo ruolo nella famiglia reale è finito».