Curiosa la rivelazione da parte della BBC, autorevole network britannico, secondo cui l’automobile del Principe Carlo, il figlio della Regina Elisabetta nonché ex marito di Lady Diana, sarebbe alimentata… con il vino bianco. A pochi giorni dall’apertura del vertice sul clima previsto in quel di Glasgow, in Scozia, il prossimo 31 ottobre, Carlo d’Inghilterra, come scrive il Corriere della Sera, avrebbe fatto una rivelazione sulle sue abitudini eco-sostenibili, e parlando con i media di casa avrebbe appunto svelato che la sua Aston Martin sarebbe alimentata con «vino bianco inglese in eccesso e siero di latte dalla lavorazione del formaggio», un’auto che dire green (o forse sarebbe meglio dire white) è davvero poco.
L’auto a cui fa riferimento è una splendida Aston Martin DB6 che lo stesso erede al trono possiede da ben cinque decenni, e che sarebbe quindi stata convertita per funzionare con una miscela di carburante composto all’85 per cento da bioetanolo e al 15 per cento da benzina senza piombo, la cosiddetta E85. Peccato però che questa particolare rivelazione di Charles non sia stata accolta col sorriso da tutti, a cominciare dai social, che pare non abbiano preso troppo sul serio queste affermazioni.
PRINCIPE CARLO E L’AUTO ALIMENTATA A VINO: “NON MANGIO CARNE E PESCE DUE GIORNI ALLA SETTIMANA”
Al coro di ‘oppositori’ si è unito anche Greg Archer, direttore di T&E, gruppo europeo per la campagna di trasporto pulito, che ha sottolineato come i biocarburanti siano comunque dannosi quanto le benzine tradizionali: «La pittoresca soluzione del principe non dovrebbe essere scambiata per una soluzione seria: su larga scala i biocarburanti fanno più male che bene, determinando la deforestazione e il cambiamento nell’uso del suolo che peggiora la crisi climatica». In ogni caso il Principe Carlo non si è scomposto, e nell’intervista ha svelato: «Non mangio carne e pesce due giorni alla settimana e non mangio latticini un giorno alla settimana». Chissà se tali parole basteranno a tenere a bada gli attivisti in favore del clima.