Le condizioni del principe Filippo preoccupano. A dispetto della serenità che Buckingham Palace prova a far trasparire tramite i suoi pochi comunicati, ci sarebbe invece apprensione. È quanto rivelato dal giornale The Royal Observer, che in esclusiva parla di condizioni “molto gravi” per il consorte della regina Elisabetta. Per questo motivo la Corona avrebbe deciso di richiamare Harry nel Regno Unito, per dargli cioè la possibilità di dare un ultimo saluto al nonno. Ricoverato da giorni in ospedale, inizialmente era affetto da una semplice infezione, poi un comunicato di Buckingham Palace ha chiarito che è stato sottoposto ad un intervento al cuore. In queste settimane ci sono stati ben tre trasferimenti in altrettanti ospedali, ma ancora non ci sono notizie chiarie sulle condizioni di salute del duca di Edimburgo.



Il giornale ha anche aggiunto che Harry dovrebbe tornare a Londra da solo, quindi senza la moglie Meghan Markle, per poter dare un ultimo saluto al nonno. L’avviso sarebbe arrivato direttamente da Palazzo.

COME STA PRINCIPE FILIPPO? PAURA PER SUE CONDIZIONI

Lo stesso The Royal Observer ha rivelato anche che persone molto vicine alla Royal Family avrebbero fatto recapitare il “messaggio” a Harry. Questo è il motivo per il quale oggi potrebbe non apparire insieme alla moglie Meghan Markle nell’intervista che andrà oggi in onda da Oprah Winfrey. Dunque, le condizioni di salute del principe Filippo sarebbero così gravi da far mettere da parte nella famiglia reale le recenti incomprensioni per quello che i Sussex avrebbero detto nell’intervista alla tv americana. I sudditi sono spaesati, anche perché il principe William qualche giorno fa aveva dichiarato che la situazione non era preoccupante, poi però sono circolate le immagini delle lacrime del principe Carlo dopo la visita in ospedale. C’è dunque grande confusione, a cui si aggiungono le parole di Camilla che negli ultimi giorni aveva parlato di un miglioramento minimo delle condizioni di Filippo, salvo poi aggiungere: “Incrociamo le dita”.



Leggi anche

SPILLO/ Le divisioni dell'Ue ricordate dall'accordo con il Mercosur