Il Principe George di Cambridge è stato avvicinato da un uomo condannato per torture e la Famiglia Reale ha subito fatto partire un’indagine sulla sicurezza. La vicenda è stata rivelata dal The Sun, secondo cui l’uomo in questione è Darren Benjamin, 40enne condannato nel 2008 per torture ad una pena di 7 anni, regolarmente scontata. L’incontro è avvenuto casualmente lo scorso 14 luglio nei giardini di Kensington Palace, con il piccolo George che era in compagnia dei fratelli, la principessa Charlotte e il principe Louis. L’uomo, autista di una ditta di trasporti, doveva consegnare dei mobili, per questo gli era stato consentito di entrare nel complesso di Kensington Palace. Nel parco avrebbe incontrato i tre bambini e la loro tata, Maria Teresa Borrallo. «George era piacevole…», avrebbe detto l’uomo vantandosi con gli amici dell’accaduto. Una fonte anonima ha dichiarato al tabloid che l’episodio non doveva verificarsi.
PRINCIPE GEORGE AVVICINATO DA UOMO CONDANNATO PER TORTURE
«Darren è un criminale violento imprigionato per il tipo più brutale di tortura», ha dichiarato una fonte anonima al The Sun. Inoltre, ha spiegato che ritiene «agghiacciante che si sia vantato con gli amici di quanto fosse vicino al nostro futuro re e agli altri principini di Cambridge». I suoi stessi amici erano scioccati dal fatto che sia stato in grado di entrare nel Palazzo e incrociare i tre principini, considerando il suo passato. Una fonte interna ha fatto sapere che il Duca di Cambridge si sta occupando della vicenda. Se da un lato il Principe William «crede fermamente che i criminali meritino una seconda possibilità dopo aver scontato la loro pena», dall’altra parte «è preoccupato che le attuali misure di sicurezza potrebbero essere non adeguate». Darren Benjamin faceva parte di una banda che picchiò violentemente un uomo, per poi legarlo e imbavagliarlo. Lo minacciarono con un coltello alla gola e lo pugnalarono alla gamba per carpirgli notizie su un’auto a cui erano “interessati”. Inoltre, gli versarono acqua bollente lungo la schiena, per poi lasciarlo legato sul pavimento.