News Group Newspapers, gruppo editore di The Sun e dell’ormai defunto News of the World, è stato assolto dall’Alta Corte dalle accuse di phone-hacking nei confronti del principe Harry. Il duca di Sussex, come ricostruito dal Daily Mail, aveva fatto causa al quotidiano, sostenendo che avesse scritto delle storie su di lui utilizzando delle informazioni avute attraverso delle intercettazioni telefoniche.



I giudici hanno evidenziato fin da subito, tuttavia, che, per legge, i ricorrenti devono avviare una causa entro sei anni e che “non c’erano dubbi” che il duca sapesse già nel 2012 di essere stato violato dal News of the World. I termini erano dunque scaduti. Harry da parte sua ha provato a difendersi prima dicendo che non ne era a conoscenza nel periodo antecedente, poi sostenendo che avrebbe presentato denuncia prima se non fosse stato messo al corrente di un “accordo segreto” firmato da Buckingham Palace e i dirigenti dei giornali. Il che significava che in quell’anno i cortigiani reali gli avevano impedito di esporre un reclamo alle autorità giudiziarie.



Principe Harry, il Sun assolto da accuse di phone-hacking: il caso

La versione del principe Harry contro l’editore di The Sun, tuttavia, non ha convinto i giudici, i quali si sono domandati come potesse contemporaneamente affermare di non sapere di essere vittima di phone-hacking e insistere anche sul fatto che era stato bloccato da Buckingham Palace. È stata portata avanti per cui un’udienza di approfondimento sul presunto accordo segreto, che però non ha dato i frutti sperati dal duca di Sussex. “Non c’è nessuna prova a sostegno, nient’altro che le sue teorie piuttosto vaghe e limitate”, ha affermato il magistrato.



Un portavoce di News Group Newspapers ha definito la sentenza una “vittoria significativa” e ha definito la testimonianza di Harry come “roba da Alice nel Paese delle Meraviglie”. La causa però andrà avanti. L’accusa relativa alle intercettazioni telefoniche è stata esclusa, ma in ballo c’è ancora quella di avere utilizzato degli investigatori privati per spiare il quinto in linea di successione al trono.