La Principessa Diana è stata una grandissima amica di Luciano Pavarotti, il grande Maestro protagonista del documentario “Genius is Forever” in onda venerdì 24 aprile 2020 in prima serata su Raiuno. Un rapporto davvero speciale quello tra Lady D e Big Luciano nato quasi per caso. Correva l’anno 1990 quando la “principessa triste” decide di lasciare Buckingham Palace per volare con la madre Frances Burke-Roche a Verona per vedere un concerto proprio di Pavarotti. Quella sera è stato il loro primo incontro da cui è scaturita una profonda amicizia durata fino alla morte di Lady D scomparsa il 31 agosto del 1996 in un terribile incidente sotto il ponte dell’Alma di Parigi. La Principessa rimase colpita dalla splendida interpretazione della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, in particolare sui passaggi Quid sum Miser e Lux Aeterna come ha raccontato la sua ex guardia del corpo Ken Warfe nel libro “Guarding Diana: Protecting the Princess Around the World”. Dopo il concerto Pavarotti volle incontrare Diana nel suo camerino e quella notte è cominciata la loro amicizia. Alcuni anni dopo Luciano e Diana si sono rincontrati in occasione di un concerto presso l’Hyde Park di Londra con Pavarotti che dedica alla sua amica l’aria “Donna non vidi mai” tratta dalla “Manon Lescaut” di Puccini.



Lady Diana e Luciano Pavarotti: un’amicizia che ha vinto la morte

Nonostante la pioggia battente, la Principessa Diana subito dopo il concerto – evento raggiunge il suo amico Luciano in camerino dove, tra un complimento e l’altro, cominciano a cooperare insieme per progetti benefici a favore dei rifugiati e dei bambini. Nel 1995, infatti, Lady D è una delle super ospiti della terza edizione del “Pavarotti & Friends” dove partecipa per raccogliere fondi a favore dell’associazione inglese War Child per realizzare il Centro musicale Pavarotti di Mostar per i bambini vittime della guerra in Bosnia. Un rapporto davvero speciale durato fino alla morte di Lady Diana; una morte terribile che sconvolse davvero tutti. Pavarotti, infatti, non riuscì a cantare durante i funerali della Principessa in una mai vista così affollata Abbazia di Westminster di Londra. “Piango ogni giorno al suo ricordo” racconto il tenore dopo qualche giorno. Un dolore che in parte non è mai riuscito a superare visto che chiese espressamente ai giornalisti di non fargli mai domande sulla sua amica Diana per un semplice motivo “il maestro non vuole commuoversi” commentavano i suoi addetti ai lavori. Il ricordo di Pavarotti: “Diana è insostituibile. Il mio cuore è pieno di sofferenza e pena. Era il più bel simbolo di umanità e d’amore per il mondo intero”.

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