A private war racconta “il coraggio di Marie Colvin in un biopic che si interroga a fondo sul mestiere del reporter, sul senso di andare a documentare la sofferenza”. Marianna Cappi promuove il film su MyMovies scegliendo di assegnargli tre stellette sulle cinque messe a disposizione dal portale e aggiunge: “Il film è un prodotto classico su una donna che di tipico non aveva nulla e alla quale Rosamunde Pike da corpo con una performance ai confini della violenza, a volte esagerata. Queste sono esattamente le forze che hanno spinto la Colvin a fare tutto quello che ha fatto”. Il film è decisamente metalinguistico e intreccia i media andandoli ad approfondire con attenzione e grande tatto. Ovviamente la prestazione della Pike regala un tono decisamente importante che forse altre attrici non avrebbero saputo dare allo stesso modo. A private war sarà trasmesso stasera da Rai 3, clicca qui per lo streaming. Clicca qui per il video del trailer.



Private War su Rai3

Private War va in onda su Rai 3 a partire dalle 21,20 di oggi, giovedì 3 giugno. E’ un film del 2018 diretto dal regista esordiente Matthew Heinemencon protagonista la bravissima Rosamunde Pike. Il montaggio è di Nick Fenton, i costumi di Michael O’Connor, le musiche di H. Scott. Salinas. Il film è un biopic particolare e struggente che grazie alla particolarità e alla maestria del regista si è avvalso di alcuni importanti riconoscimenti quali le candidature ai Golden Globe come miglior attrice, miglior regista esordiente e miglior canzone originale.



E’ di genere drammatico. Il biopic si serve del metalinguaggio per raccontare una storia avvincente e regalando al pubblico un racconto pieno di sfumature molto interessanti. Il film si segue dall’inizio alla fine con grandissima attenzione e semplicità.

Private War, La trama

La storia di Private War è quella della reporter di guerra del The Sunday Times Marie Colvin inviata nei peggiori teatri bellici come Sri Lanka, Afghanistan, Libia e Siria. Un racconto duro, crudo di quanto di cosa siano disposti a fare i giornalisti in nome della verità. Cattura lo spettatore grazie alla forza, all’autenticità del personaggio che smette i panni della donna e indossa quelli di una persona grintosa, coraggiosa alla quale niente può sfuggire.



Secondo alcuni colleghi è da considerare la migliore corrispondente di guerra della sua generazione. In Sri Lanka perde la vista da un occhio, ma nonostante ciò si reca in Siria per raccontare l’infinita strage di civili. Qua viene uccisa a 56 anni. I giornalisti rischiano la vita ogni giorno per mostrare quelle verità che i governi corrotti vorrebbero occultare. Questo vuole raccontare questo splendido film.

Video, il trailer del film “Private War”