Sulla legge 194 è scoppiato un vero e proprio caso in aula, con proteste per l’emendamento al testo del Pnrr che agevola l’utilizzo delle associazioni del Terzo settore – quelle Pro Life – nei consultori dove dovrebbe essere operato l’aborto. Matilde Siracusano, sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento di Fratelli d’Italia, a Il Giornale spiega: “C’è stata una strumentalizzazione enorme e una mistificazione della realtà. È davvero spiacevole che si utilizzi il dolore delle donne soltanto perché siamo prossimi alle elezioni europee”. Lo spirito della legge 194, secondo l’esponente di FdI, non è stato attaccato: “L’emendamento in discussione non ha nulla a che vedere con la compressione del diritto all’accesso all’interruzione di gravidanza. Semmai rafforza una parte già contenuta nella 194: vale a dire la presenza delle associazioni del Terzo settore nei consultori”.



Le polemiche della sinistra sono rivolte ad un aspetto nello specifico: secondo l’opposizione, infatti, così facendo si andrebbe a violare la volontà delle donne, limitandone la libertà di scegliere cosa fare del proprio corpo e della gravidanza. Secondo la politica, però, non sarebbe così: “Affermare il pluralismo delle idee e dare l’opportunità di scegliere anche sentendo differenti opinioni non è una compressione della libertà delle donne. Anzi è un suo rafforzamento”.



Siracusano: “Non comprimeremo la libertà delle donne”

Lo scontro in aula sulla legge 194 ha seguito un tentativo di mediazione, secondo Matilde Siracusano, sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento di Fratelli d’Italia. “Abbiamo tentato una mediazione, dopo l’approvazione della norma in Commissione, proponendo una riformulazione sugli ordini del giorno presentati in Aula, ma era stata rifiutata” spiega a Il Giornale. “L’intento – secondo la politica – era evidentemente quello di andare al voto con un testo che voleva a ogni costo lasciare intendere che l’intenzione del governo era in realtà quella di comprimere la libertà delle donne. A questa provocazione il governo non ha ceduto, visto che, come le dicevo, questo emendamento rientra nello spirito della 194 che non viene in alcun modo toccata”.



Sull’emendamento, “gli unici due pareri espressi” in aula “sono stati quelli del ministero della Salute e del Dagl” spiega Siracusano. Dall’Europa, secondo l’esponente FdI, erano preoccupati per le parole dell’opposizione che gridava all’attentato contro la legge sull’aborto. Ma ovviamente non è così”. Non c’è invece “nessuna preoccupazione” per la maggioranza, “visto che la 194 non viene toccata” conclude Siracusano.