Le processioni di Pasqua 2022 sono ancorate a tradizioni e a riti di Fede che variano in Italia da Nord a Sud e affondano le loro radici nei rispettivi territori regionali. Un viaggio che il “Corriere della Sera” propone sulle sue colonne online, partendo dalla cima dello Stivale e ricordando che in Piemonte le iniziative principali si svolgono a Romagnano Sesia, in provincia di Novara, a Vercelli e a Sordevolo (Biella), mentre in Lombardia la processione del Venerdì Santo è legata al territorio di Vertova, in provincia di Bergamo, insieme alle iniziative simili di Bormio e Mantova, dove il Venerdì Santo si svolge la cerimonia della apertura ed esposizione dei Sacri Vasi.



Passando alla Liguria, Savona, Genova e Ceriana (Imperia) “registrano gli eventi più attesi e caratteristici, grazie anche all’utilizzo di gruppi lignei di grande valore artistico”. In Emilia-Romagna, invece, la manifestazione più nota è quella legata alla Via Crucis vivente di Frassinoro (Modena), con gli abitanti del borgo che “compongono quadri viventi che raffigurano i vari episodi della Passione di Cristo, offrendo un evento che si svolge solo ogni tre anni e in programma ora per il 2023”.



PROCESSIONI PASQUA 2022: TRADIZIONI DEL CENTRO ITALIA

Sempre il “Corriere della Sera” approfondisce le usanze religiose tipiche del Centro Italia, asserendo che, nelle Marche (Cantiano) il corteo è composto da “diversi figuranti in costume ebraico e romano; la Turba è documentata sin dal 1600, sempre percorrendo le vie del paese”. Le celebrazioni di Assisi, Gubbio e Città di Castello, in Umbria, “animano i centri storici delle città con le processioni del Cristo Morto: ad Assisi con le Confraternite alla luce delle fiaccole per i vicoli del centro storico; a Città di Castello con il corteo illuminato dalle fiaccole che sfila per le vie del centro storico completamente al buio per l’occasione e composto dalle autorità religiose, a Gubbio con la Processione aperta dai confratelli vestiti di sacco che suonano le battistrangole (strumenti che riproducono un rumore simile a quello delle catene), seguiti dai confratelli che portano il teschio raffigurante il Golgota e i simboli della Passione”.



Spostandosi nel Lazio, nella processione del Venerdì Santo di Orte, i gruppi delle confraternite sfilano di sera recando “croci e simboli della Passione, seguiti da penitenti scalzi con catene alle caviglie. Seguono la bara con il Cristo morto con le piangenti, le Marie nerovestite e la statua dell’Addolorata, mentre i confratelli distribuiscono fiori, poi conservati dai fedeli”. A Chieti, in Abruzzo, si svolge una delle più antiche tradizioni d’Italia per la Pasqua (contesa con Orte), in cui per strada sfilano centinaia di figuranti e 13 congregazioni di fedeli.

PROCESSIONI PASQUA 2022 AL SUD: LE PIÙ FAMOSE

Al Sud, invece, le Processioni di Pasqua 2022 più note sono localizzate in Sicilia (a Trapani sono le venti le sculture dei Misteri che rappresentano gli episodi della Passione e che sfilano dalle 14 del Venerdì all’alba del Sabato Santo, insieme a venti bande musicali, donne vestite di nero, incappucciati, ragazzi in costume con i ceri accesi). In Calabria, invece, c’è la “Naca”, appuntamento per eccellenza del Triduo Pasquale di Catanzaro. Si tratta di “una grande culla (naca, dal greco) nella quale è adagiato il corpo di Gesù, tutta ornata di tessuti e attorniata dai fiori a cui si aggiungono quattro angeli di cartapesta che tengono in mano i simboli della Passione, mentre alle spalle si erge una grande croce illuminata”.

In Campania, Sorrento è famosa per le processioni degli incappucciati (quella bianca e quella nera), che vanno in scena tra il giovedì e il venerdì prima della domenica di Pasqua lungo le strade. In Puglia, “Taranto è il fulcro delle celebrazioni con tre processioni nelle quali si ripercorrono le tradizioni della Pasqua per una rappresentazione che dura oltre 40 ore”. In Sardegna, infine, “la Settimana Santa di Iglesias culmina nella processione notturna nella sera del Venerdì Santo, quando va in scena un pomposo corteo funebre di derivazione spagnola e barocca”.