Il caso relativo alla morte di Donato “Denis” Bergamini, calciatore del Cosenza, avvenuta il 18 novembre del 1989, a distanza di oltre tre decenni, resta un mistero: una importante udienza del processo si è svolta in Corte d’Assise nelle scorse ore, con la testimonianza di Raffaele Pisano. Il camionista, quel giorno, investì il ventisettenne, che secondo l’accusa era però già privo di vita. È per questo motivo che è stato assolto in primo grado e successivamente in appello dal reato di omicidio colposo.
“Ha fatto uno scatto di reni come un calciatore e si è buttato sotto il camion. L’ho preso con il paraurti anteriore, andavo a 25-30 chilometri orari, l’avrò trascinato per 8-9 metri e poi dopo l’impatto, ho fatto retromarcia perché volevo salvargli la vita e portarlo in ospedale. Non ho schiacciato il corpo, l’ho solo trascinato”, ha affermato in aula come riportato da Cosenza Channel. Pisano continua dunque a sostenere l’ipotesi del suicidio, ma quella di omicidio non è mai stata esclusa.
Processo Bergamini, Pisano in aula: “Si buttò sotto camion”. Suicidio o omicidio?
La Procura di Castrovillari ritiene che Donato “Denis” Bergamini non si sia suicidato: l’ipotesi sostenuta dall’accusa durante il processo è che sia stato ucciso da Isabella Internò, con cui all’epoca aveva una relazione, e successivamente situato sull’asfalto, dove il camionista Raffaele Pisano lo avrebbe travolto. La causa del decesso sarebbe infatti una asfissia meccanica. La donna, a processo per l’ipotesi di reato di omicidio volontario, era sul posto al momento dei fatti.
A ricordarlo è stato anche un altro testimone, Francesco Forte, camionista che si trovava in coda dietro al conducente che ha travolto il calciatore. “Dopo aver parlato con l’autista del camion, ho sentito delle urla di donna dall’altro lato della strada. Mi sono avvicinato e mi sono trovato davanti una ragazza che piangeva disperata e due uomini che le stavano accanto. Ho chiesto loro se fossero dei parenti del malcapitato e mi sono sentito rispondere di no. Subito dopo i due uomini hanno caricato di forza su una macchina scura la ragazza e sono partiti”, ha dichiarato in aula come riportato dal Corriere di Cosenza.