A Storie Italiane tutti gli ultimi aggiornamenti sul caso di Christian Sodano, il giovane che un anno fa ammazzò a Cisterna di Latina la mamma e la sorellina della sua ex, perchè quest’ultima lo aveva lasciato. Come spesso e volentieri avviene in questi casi, Christian Sodano non aveva accettato la fine di questa relazione nonostante i due fossero insieme solamente da pochi mesi, tra l’altro con anche dei tiri e molla. Storie Italiane ha intervistato Desirée, la ragazza che appunto era fidanzata con Christian Sodano, secondo cui il suo ex avrebbe agito con premeditazione, di conseguenza dovrebbe restare a lungo in carcere, chiedendo l’ergastolo.
“E’ giusto che rimanga lì a vita – racconta la ragazza parlando con Roberta Spinelli, l’inviata di Storie Italiane che si sta occupando del caso – ha tolto la vita a due persone senza motivo, devi stare la dentro, non ci sono più loro e non ci devi essere nemmeno tu, devi rimanere dentro”.
PROCESSO A CHRISTIAN SODANO, NUOVA UDIENZA
Oggi è in corso una nuova udienza del processo ai danni di Christian Sodano, e la difesa sta facendo ovviamente il suo lavoro, dicendosi “contraria” ad un piano premeditato. “La storia con lui è durata cinque mesi – ha raccontato ancora la fidanzata di Christian Sodano – ma non mi aveva mai dato dei segnali prima, ad eccezione dei messaggi a fine novembre… poi non so come ha fatto a trovarmi (dice riferendosi a quando i due si erano lasciati ndr), è venuto a Latina”.
“Abbiamo iniziato a parlare, ma è tornato come prima, quindi l’ho lasciato perchè mi ero stufata, non la vedevo una persona adatta a me, erano passati tre mesi e avevo capito che non era una persona per me e poi siamo andati avanti un altro mese e mezzo ma avevo deciso di chiudere perchè non ne valeva la pena”.
PROCESSO A CHRISTIAN SODANO, L’EX: “ERA VENUTO A CASA MIA PERCHE’…”
L’ex di Christian Sodano ha quindi raccontato: “Lui è venuto a casa mia perchè voleva parlare, abbiamo parlato anche il giorno dopo… l’omicidio di mamma e sorella era tutto già pensato, aveva delle cose in macchina, perchè aveva con se l’arma, per sicurezza? E’ una cosa premeditata, non lo dico solo io. Capisco chi sta insieme da tanti anni, c’era qualche dispiacere grande, ma noi ci frequentavamo da poco. Ha fatto tutto in maniera lucida, io l’ho vista in azione, ci sono io che posso dire come è andata”.
“Mia sorella che si muoveva ancora e lui che fa? Torna indietro e la finisce e lì non sei lucido, ma di più. Una persona così chissà cos’altro può fare, non ci sono limiti. Capisco che sei arrabbiato con la tua ex, ma una ragazzina che hai visto solo tre volte e tu riesci a fare una cosa del genere, non sei normale? Non sei una persona”. Eleonora Daniele: “La domanda è sempre la stessa: la premeditazione di Turetta, la premeditazione di Impagnatiello condannato ieri all’ergastolo…”.