Quest’oggi si è tenuta la prima udienza del processo per l’omicidio di Luca Sacchi, alla quale erano presenti anche i genitori della vittima e la sua fidanzata, Anastasiya, anche lei coinvolta nell’inchiesta. La madre e il padre del giovane ucciso con un colpo di pistola alla testa fra il 23 e il 24 ottobre 2019 hanno dichiarato: “Ci ha fatto male rivedere Anastasiya. Così fredda. Non ci ha nemmeno degnato di uno sguardo”. Il processo si aggiornerà il 9 giugno per consentire alle parti di visionare tutti gli atti necessari. “Abbiamo ritenuto opportuno associarci alle richieste formulate dai difensori degli imputati – hanno asserito gli avvocati Armida Decina e Paolo Salice, legali della famiglia Sacchi –, perché non vogliamo che il processo nasca con falle procedurali. Anastasiya era presente in aula e ha ignorato l’intera famiglia Sacchi. Siamo rimasti colpiti dalla freddezza che ha dimostrato di avere. La Corte, infine, ha stilato un fitto calendario di udienze per i mesi di giugno, luglio, settembre e ottobre”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



PROCESSO OMICIDIO LUCA SACCHI AL VIA: IN SEI ALLA SBARRA

Ha preso il via quest’oggi il processo riguardante l’omicidio di Luca Sacchi, il giovane ragazzo romano che venne assassinato la notte fra il 23 e il 24 ottobre scorso, in circostanze ancora poco chiare. Come ricorda l’agenzia Adnkronos, la prima udienza si è tenuta presso la corte d’assise di Roma alla presenza in aula di Anastasiya Kylemnyk, la fidanzata del ragazzo ammazzato nella zona dei Colli Albani, nonché coinvolta nella seconda tranche dell’inchiesta, quella riguardante la violazione della legge sugli stupefacenti in relazione al tentativo di acquisto di 15 chili di droga. Accogliendo la richiesta della procura capitolina, il gip ha disposto il giudizio immediato per sei persone, tutte coinvolte nell’inchiesta. Non c’è Giovanni Princi, ex compagno di classe di Luca, anch’egli accusato della violazione della legge sulla droga, che si trova attualmente ai domiciliari e che sarà processato con il rito abbreviato il prossimo 28 maggio.



PROCESSO OMICIDIO LUCA SACCHI, IL PADRE: “SIAMO TESI”

Oltre ad Anastasya, a processo vi sono i due presunti autori materiali dell’omicidio, leggasi i due giovani ventenni Valerio Del Grosso e Paolo Pirino; spazio poi a Marcello De Propris, colui che avrebbe consegnato l’arma del delitto, nonché Armando De Propris, il padre di quest’ultimo, accusato di detenzione illegale della stessa arma. La procura contesta ai due esecutori materiali e a Marcello De Propris l’aggravante della premeditazione, un aspetto quest’ultimo che sarà cruciale ai fini di un’eventuale condanna. Tutti e tre sono attualmente detenuti in carcere, così come Armando De Propris, mentre per Anastasiya è stato disposto l’obbligo di firma. Presente in aula anche il padre di Luca Sacchi, nonché la mamma e il fratello. All’arrivo in tribunale si è rivolto così ai giornalisti presenti «Siamo tesi, sì». Ricordiamo che il processo si sta svolgendo a porte chiuse, in riferimento alle norme anticoronovaris, e che l’accusa intende portare grazie a questa prima udienza delle nuove prove. Anastasiya Kylemnyk, forse per evitare di incontrare la famiglia di Luca, è entrata dall’ingresso secondario.

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