NUOVO FILONE SUL PROCESSO IN VATICANO: RISPUNTA FRANCESCA CHAOUQUI

Continua ad ampliarsi il processo in corso in Vaticano circa gli investimenti finanziari della Segreteria di Stato a Londra – e in generale la gestione dell’allora responsabile Cardinal Angelo Becciu nelle vicende finanziarie della Santa Sede: durante la 39esima udienza tenutasi mercoledì 30 novembre, il Promotore di Giustizia in Vaticano (il procuratore Alessandro Diddi) ha annunciato l’apertura di un nuovo fascicolo di d’indagine prima che cominciasse la terza parte dell’interrogatorio sul testimone chiave dell’intera vicenda della compravendita del Palazzo di Londra in Sloane Avenue, Mons. Alberto Perlasca. In quel fascicolo vengono depositati documenti e alcune chat WhatsApp tra la pr Francesca Immacolata Chaoqui (vecchia conoscenza dei processi in Vaticano, esperta in comunicazione e condannata in passato per aver diffuso documenti riservati della Santa Sede nello scandalo Vatileaks) e Genoveffa Ciferri, la donna citata nel processo attuale come amica di Perlasca e presentata al Cardinal Becciu.



Il materiale è stato già presentato e Ciferri sarà a questo punto ascoltata nell’udienza del 2 dicembre prossimo: come scrive oggi “Vatican News” informando nel nuovo fascicolo sul processo alla Segreteria di Stato, Diddi ha riferito di aver ricevuto nella notte tra sabato e domenica questo materiale sulla sua «utenza privata dall’utenza di un numero che inizia con 331. Si tratta di una lunghissima serie di chat, oltre 126 messaggi», dai quali il Promotore ha estrapolato alcuni messaggi tra le due donne. «Mi hanno condotto all’apertura di un nuovo fascicolo processuale», spiega Diddi in udienza, non scartando «possibili iniziative contro Perlasca». Davanti a diversi “non ricordo” di Mons. Perlasca espressi nel corso dell’interrogatorio in processo davanti al presidente del Tribunale Pignatone, il Promotore di Giustizia ritiene che potrebbe esserci la “regia” di Francesca Chaouqui: «Dalla produzione del Promotore – ha detto il presidente Pignatone in aula polifunzionale dei Musei vaticani – ci sono una serie di messaggi della Ciferri che sostiene di aver suggerito lei il memoriale prodotto da Perlasca e che, a sua volta, i temi le sarebbero stati suggeriti da Chaouqui».



PROCESSO VATICANO, CARD. BECCIU RICEVUTO DA PAPA FRANCESCO

Inizialmente aveva spiegato Mons. Perlasca di non essersi fatto aiutare per il memoriale redatto il 31 agosto 2020 salvo poi nell’ultima udienza non ricordare chi potesse averlo aiutare, finché ieri ha invece ribadito «Le risposte sono tutte mie, i temi formulati da Ciferri». Su Chaouqui invece, spiegano ancora i media vaticani, Perlasca avrebbe negato di aver avuto qualsiasi tipo di colloqui o incontri diretti. Il presidente del tribunale vaticano, nel corso dell’interrogatorio di Perlasca, è tornato sulla famosa cena del 5 settembre 2020 tra Pelasca e il cardinale Angelo Becciu – tra i dieci imputati nel processo – chiedendo se fosse convinto o meno di essere intercettato: la risposta è stata netta, «Come facevo a sapere se c’era una registrazione? Sarei stato stupito che la Gendarmeria facesse una registrazione sul territorio italiano».



Dopo che lo scorso 24 novembre è emerso che il Cardinale Angelo Becciu risulta indagato anche per associazione a delinquere nell’ambito di un altro filone di indagine sul processo per il palazzo di Londra, lo stesso prelato ha fatto sapere di essere stato ricevuto lo scorso sabato in udienza da Papa Francesco. «È stato, come sempre, un incontro cordiale. Oltre a fornirgli i chiarimenti che ho ritenuto necessari, gli ho manifestato e rinnovato la mia devozione assoluta. Egli mi ha incoraggiato rinnovandomi l’invito a continuare a partecipare alle celebrazioni cardinalizie. Il Santo Padre mi ha autorizzato a rendere noto tutto questo».