PROCESSO VATICANO SUL PALAZZO DI LONDRA: LE ULTIME UDIENZE, ATTESA LA SENTENZA

Il Tribunale del Vaticano si riunirà ancora oggi per l’84esima udienza pubblica del processo sulla compravendita del palazzo di Londra in Sloane Avenue e in generale la gestione dei fondi della Segreteria di Stato: dopo le richieste di condanna poste dal promotore di giustizia Alessandro Diddi oggi è il turno degli avvocati delle difese per i 10 imputati nel processo. In particolare ricordiamo, è di 7 anni e 3 mesi la richiesta di condanna scattata da Diddi contro il cardinale Angelo Becciu, accusato di una malsana e poco trasparente gestione dei fondi del Vaticano in merito a diverse attività tra cui appunto la compravendita di un palazzo a Londra in Sloane Avenue.



L’udienza del Processo in Vaticano oggi sarà la penultima prima della sentenza finale che porrà fine al dibattimento più lungo e più discusso dell’intera storia della Santa Sede: dopo le prime arringhe delle difese – che oggi replicheranno – ieri il promotore Diddi ha risposto all’imputato Becciu sostenere che per l’accusa «la dichiarazione di monsignor Alberto Perlasca (il cosiddetto memoriale, ndr) non è la pietra angolare nei confronti del porporato». A parte che sul caso di Cecilia Marogna – ex collaboratrice del cardinal Becciu – Perlasca non avrebbe dato nessuno spunto investigativo – ha spiegato il Pg vaticano in aula, come riporta Avvenire -, mentre sul palazzo di Londra il cardinale ha una posizione su cui Perlasca «non interferisce in alcun modo». Inoltre, per quanto riguarda le testimoni Genoveffa Ciferri e Francesca Chaouqui, la loro importanza «è pari a zero».



In particolare la difesa Becciu, ha sottolineato Diddi ancora al Processo in Vaticano, «si è dimenticata di come il cardinale ha fatto ingresso nell’indagine in cui inizialmente non era coinvolto: è stato Becciu che quando ancora della sua persona non c’era neppure traccia, ha fatto di tutto per entrare nel processo difendendo l’operazione di Londra». Sempre a detta del pubblico ministero della Santa Sede, dal 2019 e inizio 2020 l’ex sostituto della Segreteria di Stato avrebbe iniziato una vera e propria «campagna stampa nei confronti dell’Ufficio del Promotore che avrebbe preso un abbaglio sulla indagine». Diddi ha poi rispedito al mittente le accuse per un processo ingiusto mosso contro Becciu e gli altri imputati. Nella sua precedente arringa l’avvocato Fabio Viglione, legale del cardinale Giovanni Angelo Becciu fin dall’inizio del Processo nel luglio 2021, ha definito come “teorema dell’accusa” il memoriale di Perlasca, bollandolo in più parti come fasullo e non veritiero: il difensore ha ribadito le «evidenti contraddizioni dell’accusa, e il pregiudizio verso Becciu, misurato su fatti documentati rispetto ai quali alla luce di quanto abbiamo ricostruito, il suo coinvolgimento è totalmente ingiustificato». Ricordiamo che a Becciu il Vaticano contesta i reati di abuso d’ufficio, peculato e subornazione.



LA LETTERA DEL CARDINALE PAROLIN AL PROCESSO IN VATICANO SU BECCIU & CO.

In attesa delle repliche delle difese attese oggi nella penultima udienza del Processo in Vaticano sul palazzo di Londra, all’apertura della riunione di ieri presso il Tribunale il promotore di Giustizia aggiunto, Gianluca Perone, ha letto la lettera inviata dal cardinale segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin. Per la prima volta il n.2 della Santa Sede interviene direttamente sul Processo Vaticano al cardinale Becciu: Parolin interviene in qualità di risposta ufficiale alla richiesta del medesimo Ufficio circa la mancanza di querela da parte della Segreteria di Stato, chiarendo se vi sia o no volontà di procedere nel Processo.

Così il Segretario di Stato Parolin spiega al Processo, riportato da Vatican News: «Facendo seguito a posizione già assunta dalla Segreteria di Stato, confermo l’istanza di perseguire e punire tutti i reati su cui si agisce su istanza di parte e di cui la Segreteria di Stato è considerata parte offesa». La lettera del cardinale ha dunque chiuso ieri le oltre 9 ore della 84esima udienza pubblica dedicata al Processo sul palazzo di Londra, in attesa di una sentenza ormai invocata da settimane nel dibattito spesso aspro nell’Aula polifunzionale dei Musei Vaticani: la giornata di sabato 16 dicembre dovrebbe essere quella designata per l’arrivo della sentenza sul cardinale Becciu e sull’intero Processo Vaticano alla Segreteria di Stato.