Lo scorso 20 aprile a Milano è stata investita Cristina Scozia, travolta da una betoniera mentre attraversava in bicicletta l’incrocio tra via Francesco Sforza e corso di Porta Vittoria. Secondo le indagini, il decesso potrebbe non essere stato provocato dalla manovra azzardata di chi era alla guida del mezzo. L’inchiesta della Procura per accertare le responsabilità si è infatti ora allargata, interessando anche l’assessorato alla Mobilità del Comune di Milano. Due dirigenti hanno già ricevuto i verbali e lo stesso documento è arrivato anche a Marco Granelli, assessore alla Sicurezza, con delega alla mobilità alla data dell’incidente.



L’attenzione della Procura è ora concentrata sulle piste ciclabili che la giunta del sindaco Giuseppe Sala ha fatto realizzare in molte strade del centro, senza però creare corsie protette, ma semplici linee dipinte per delimitarle. Il provvedimento era nato nei mesi della pandemia, con l’esplosione dell’uso dei monopattini elettrici. La viabilità, dunque, è stata modificata senza interventi strutturali. Sono 28 gli “utenti deboli” che a piedi o alla guida di monopattini o biciclette hanno perso la vita in incidenti stradali dall’inizio del 2023.



Milano, piste ciclabili nel mirino: l’opposizione “esulta”

Gli incidenti che hanno visto coinvolti i ciclisti a Milano sono state in prevalenza determinate dal contatto con mezzi pesanti in fase di svolta: per questo il Comune ha stabilito il divieto di accesso alle Ztl Area B e Area C ai camion e ai bus sprovvisti di sensori per individuare la presenza di persone all’interno dell’angolo cieco dello specchio retrovisore. Nel capoluogo lombardo, però, resta tutt’altro che sicuro circolare in bici: le piste ciclabili delimitate sono troppo poche e le linee sull’asfalto sono insufficienti e spesso non tracciate a norma, spiega Milano Today.



Il provvedimento della Procura ha come scopo proprio quello di indagare su queste piste ciclabili e sugli incidenti avvenuti in prossimità di queste. Un’indagine che riapre lo scontro politico tra la maggioranza e l’opposizione, secondo la quale il progetto era stato realizzato con superficialità. “Questo episodio dovrebbe far aprire un’indagine molto più grande, estesa a tutte le piste ciclabili realizzate negli ultimi anni dal Comune”, ha dichiarato Alessandro Verri, capogruppo della Lega a Palazzo Marino. “Da tempo denunciamo la pericolosità delle corsie ciclabili, per ciclisti e utenti della strada” ha aggiunto. “Nel 2021 ho presentato un esposto in Procura per la pista ciclabile di corso Buenos Aires”, ha spiegato anche Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d’Italia.