Il procuratore della Corte penale internazionale, Karim Khan, è arrivato in Ucraina. Ad annunciarlo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha spiegato di aver già interloquito con lui. Il 28 febbraio scorso è stata, infatti, aperta un’indagine sui crimini di guerra commessi dalla Russia nell’invasione dell’Ucraina. Dunque, è importante conoscere la procedura delineata dalla Convenzione di Roma, sapere quali sono i poteri della Cpi, quali sono i crimini di competenza e chi può essere giudicato. In base a quanto stabilito dall’art. 13 della Convenzione, la Corte penale internazionale procede su richiesta di uno Stato che fa parte della Convenzione, del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite o per iniziativa stessa del procuratore che, dopo le opportune verifiche, presenta la richiesta di autorizzazione alla Camera Preliminare. Nel caso della guerra in Ucraina, l’indagine contro la Russia è stata avviata proprio per iniziativa di Karim Khan, secondo cui c’è “una base ragionevole” per ritenere che siano stati commessi crimini di competenza della Cpi.



CORTE PENALE INTERNAZIONALE: IL CASO UCRAINA

L’Ucraina è un caso particolare anche perché non è parte della Convenzione di Roma, ma è previsto anche che gli Stati non membri possano accettare la competenza della Corte penale internazionale, depositando una dichiarazione nella Cancelleria. Ed è quanto avvenuto in questo caso, come evidenzia su Altalex l’avvocato Sara Occhipinti, del Foro di Firenze e patrocinante in Cassazione. Nel 2014, infatti, l’Ucraina aveva depositato la richiesta per accettare la competenza della Corte penale internazionale per i crimini commessi dalla Russia dal 21 novembre 2013 al 22 febbraio 2014. Nel 2015 è stata presentata una seconda dichiarazione con cui è stata accettata la giurisdizione della Corte senza un limite finale di tempo. Dunque, possono essere giudicati i crimini commessi in Ucraina, fatta eccezione per quelli di aggressione. L’invasione militare può rientrare in quest’ultima fattispecie, dunque le uniche strade percorribili sono quelle per crimini di guerra e contro l’umanità. Con crimini di guerra si intendono omicidi volontari, tortura o trattamenti inumani, gravi lesioni all’integrità fisica o alla salute, distruzione ed appropriazione di beni, crimini contro i prigionieri di guerra, deportazione, trasferimento o detenzione illegale, cattura di ostaggi.



CRIMINI PUNITI DALLA CORTE DELL’AJA

Ma nei crimini di guerra rientrano, come riportato da Altalex, “attacchi intenzionali contro i civili, contro beni che non sono obiettivi militari, contro edifici di culto, ospedali, monumenti e beni storici ed artistici, contro mezzi e persone delle missioni di soccorso umanitario e di peace keaping, danni diffusi e duraturi all’ambiente naturale, uso di gas tossici, di armi biologiche, di armi e proiettili non consentiti, stupro, riduzione in schiavitù, deportazione degli occupati, o trasferimento della propria popolazione nei siti occupati“. Invece si intendono crimini contro l’umanitàsterminio, riduzione in schiavitù, deportazione, imprigionamento, tortura, stupro, violenze sessuali, persecuzione contro un gruppo per ragioni di ordine politico, razziale, nazionale, etnico, culturale, religioso o di tenere sessuale, sparizione forzata di persone, apartheid, e infine tutti gli altri atti inumani di analogo carattere diretti a provocare intenzionalmente grandi sofferenze o gravi danni all’integrità fisica o alla salute fisica o mentale“.



ORIGINI CORTE PENALE INTERNAZIONALE

I casi più noti su cui ha indagato o indaga la Corte Penale Internazionale sono la guerra in Afghanistan 2001-2021 e crimini connessi a Filippine, Mali, Repubblica Democratica del Congo, Costa d’Avorio, Uganda, Kenya, Sudan Darfur, Libia, Burundi e Venezuela. La Corte penale internazionale ha sede all’Aia, nei Paesi Bassi. Non è un organo dell’ONU, quindi non va confusa con la Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite. Ma ha alcuni legami con le Nazioni Unite: ad esempio il Consiglio di sicurezza ha il potere di deferire alla Corte situazioni che altrimenti non sarebbero sotto la sua giurisdizione. Ha cominciato le sue attività nel 2002 con un piccolo gruppo di quattro persone, poi si è poi ampliata a uno staff non superiore alle 30 unità. Tra i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza, hanno aderito alla Corte penale internazionale Francia e Regno Unito, invece non hanno aderito USA, Cina e Russia, ma non per questo non può essere incriminata.