La FIFA ha recentemente annunciato l’introduzione di nuove regole che limiteranno le commissioni che i procuratori possono ricevere dalle transazioni dei giocatori. Questa mossa è stata messa in atto per cercare di ridurre le pratiche sleali nel mercato del calcio e per aumentare la trasparenza in questo settore. In passato, i procuratori avevano la libertà di negoziare le proprie commissioni con i club e con i giocatori stessi. Ciò ha portato a situazioni in cui i procuratori hanno ricevuto commissioni esorbitanti per il trasferimento di un giocatore, spesso a spese del club che acquistava il giocatore o del giocatore stesso.



Secondo le nuove regole, i procuratori saranno limitati a ricevere una commissione massima del 10% sulla transazione di un giocatore. Inoltre, le commissioni saranno pagate solo dal club che acquista il giocatore e non dal giocatore stesso. Ci sono anche nuove regole che richiedono che i procuratori siano registrati presso la FIFA e che siano soggetti a controlli più rigorosi. L’obiettivo principale di queste nuove regole è quello di proteggere i giocatori e i club da pratiche sleali nel mercato del calcio. In passato, i procuratori spesso agivano solo nell’interesse personale e non nell’interesse del giocatore o del club.



PROCURATORI, CI SARÀ UN REGISTRO INTERNAZIONALE

La FIFA spera che queste nuove regole aumenteranno la trasparenza e la lealtà nel mercato del calcio. Inoltre, si auspica che le regole ridurranno la corruzione e le pratiche illecite nel mercato del calcio. Tuttavia, alcuni critici ritengono che le nuove regole potrebbero essere troppo restrittive per i procuratori e che potrebbero portare alla creazione di mercati neri nel mercato del calcio.

Altri sostengono che la FIFA dovrebbe fare di più per affrontare la corruzione nel calcio, come ad esempio aumentare i controlli sui club e sui giocatori. Nel frattempo comunque il nuovo regolamento prevede che chi vorrà partecipare al trasferimento di un calciatore dovrà essere iscritto alla nuova piattaforma per gli agenti. Se non avrà i requisiti, dovrà partecipare a un test online con 20 domande a risposta multipla, prima sessione in programma il prossimo 19 aprile.