Dopo le tirate d’orecchio nei mesi passati sull’immobilità dell’Europa davanti all’emergenza sanitaria ed economica, Romano Prodi può dirsi invece soddisfatto del risultato partorito dalla Commissione Europea in merito al Recovery Fund: il piano presentato ieri da Ursula Von der Leyen «è oggettivamente una bella notizia perché non ce la sognavamo neanche, diciamo la verità». Per il primo Presidente della storia d’Europa fino a qualche settimana fa «ho scritto articoli durissimi perché si andava verso un’ Europa che marciava per conto suo o non marciava affatto. Questo è un grosso cambiamento. È giusto però fare anche un riflessione sulla necessità che venga reso legge effettiva»; lo ha spiegato Romano Prodi intervistato a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche facenti capo alla Cei.



«Quando si è ricostituita, dietro impulso spagnolo e italiano, un’ alleanza franco-tedesca nella direzione giusta ho cominciato a dire ‘forse ce la facciamo’. È stato utile essere allineati con la Francia perché in politica bisogna misurare le forze e litigare con tutti non andava bene. Adesso si è formata un’alleanza che fa 400 milioni di abitanti», ha spiegato l’esponente dem. Resta un dato da controllare con attenzione secondo l’ex Premier Pd, ovvero che il testo effettivo della riforma impiantata dalla Commissione rimanga lo stesso anche dopo le trattative in Consiglio Europeo nei prossimi giorni e con la netta opposizione di Olanda, Austria, Danimarca e Svezia non è certo scontato l’esito positivo al piano Von der Leyen da 750 miliardi di euro suddiviso in 500 a fondo perduto e 250 con prestiti e condizioni.



ROMANO PRODI E LA LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE

Di contro, Prodi ricorda all’Italia che quesi soldi – detta banale – bisogna “conquistarseli”: «Bisogna dimostrare che l’Italia fa sul serio nell’equilibrio finanziario. Il problema oggi non è più la spesa ma le entrare. Abbiamo un livello di evasione fiscale che è incompatibile con un equilibrio economico». Per l’ex Presidente del Partito Democratico la mossa europea giunta a 3 mesi dall’inizio della pandemia «dà un grande aiuto all’Italia», ma bisogna poi «lavorare nell’ordinaria amministrazione. O si fa una lotta sull’evasione fiscale o l’ Italia tra qualche mese ritornerà nei problemi di oggi». Come sottolinea ancora Romano Prodi, concludendo l’intervista, «Con un’evasione fiscale media simile all’Europa noi avremo 60 miliardi di euro in più all’anno». Infine un appello-richiamo al Governo che risuona ben al di là del semplice “consiglio” di un vecchio uomo della politica italiana: «Quando bisogna prendere decisioni che cambiano la vita di milioni di cittadini bisogna pensarci giorno e notte. I ritardi sono giustificati dal fatto che si doveva essere sicuri. Qualche ritardo all’inizio dell’emergenza lo perdono ma adesso ‘no’ ci sono tutti gli elementi per correre».

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