Romano Prodi, stoccata a Matteo Renzi a Di Martedì. L’ex presidente del Consiglio non ha risparmiato critiche al leader di Italia Viva in merito alle polemiche sui compensi ricevuti da governo stranieri o da privati: «Quando un uomo politico, in modo puramente legittimo, fa un altro mestiere, i suoi elettori non gli vogliono più bene. Perché l’elettore vuole che il politico risponda a loro. Quando un uomo politico comincia a fare affari, la gente si distacca da lui».



Secondo Romano Prodi, dunque, Matteo Renzi ha intenzione di cambiare lavoro: «Io mi chiedo perché fa così, secondo me è perché vuole cambiare mestiere. Quando uno fa così, la gente si chiede perché deve votare per quella persona. Non faccio analisi giudiziarie perché non è il mio mestiere, ma faccio una semplice osservazione».



ROMANO PRODI E L’ANEDDOTO SU ORBAN

Nel corso della lunga intervista a Di Martedì, Romano Prodi ha rivelato un retroscena su Viktor Orban, premier ungherese nella bufera per alcune dichiarazioni recenti (“È un nostro diritto decidere di non volere un alto numero di musulmani. Ogni migrante illegale rappresenta una minaccia alla sanità ungherese. Fermeremo l’aggressiva campagna LGBT nelle scuole”, ndr): «Io posso dire un aneddoto della mia vita. La prima volta che entrai a Palazzo Chigi,  ricevetti Viktor Orban come primo ministro. Ungheria e Italia hanno avuto molti rapporti, eravamo con gli ambasciatori e con le rispettive mogli. Ci sediamo e come prima cosa mi dice: “Professore, ora le insegno come funziona l’economia di mercato“. Io insegnavo economia da 25 anni, lui aveva 30 anni più o meno…».

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