Una insegnante di Gela è in gravissime condizioni e la procura ha aperto un’inchiesta per capire se c’è una correlazione con il vaccino anti Covid che le era stato inoculato il 1° marzo. Le cartelle cliniche sono state sequestrate, così come la documentazione inerente il vaccino della prof di 37 anni ricoverata ieri all’ospedale Sant’Elia. Ieri mattina, stando a quanto riportato da Repubblica, era stata portata in ospedale a Gela dopo aver accusato un forte mal di testa e uno stato confusionale. La situazione è precipitata in poco tempo. Quindi, è stata trasportata in elisoccorso all’ospedale di Caltanissetta dove è stata sottoposta ad un intervento di neurochirurgia per una grave emorragia cerebrale. Raccogliendo l’anamnesi i sanitari hanno appreso che era stata sottoposta a vaccinazione il primo marzo e che le era stata somministrata una dose di AstraZeneca.



Ma il lotto è differente rispetto a quello ritirato nei giorni scorsi. Ora è ancora ricoverata in gravissime condizioni nel reparto di rianimazione.

GELA, PROF GRAVE: ERA STATA VACCINATA 1° MARZO

Nei giorni scorsi alcune morti sospette. Un militare della Marina in servizio ad Augusta, Stefano Paternò, il poliziotto catanese Davide Villa e il carabiniere di Trapani Giuseppe Maniscalco. Tutti e tre avevano ricevuto una dose del lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca. Quel lotto è stato poi bloccato dall’Aifa due giorni fa e posto sotto sequestro dalla procura di Siracusa. Proprio in serata a Catania, nell’obitorio dell’ospedale Cannizzaro, è cominciata l’autopsia sul corpo di Stefano Paternò, a cui partecipano quattro periti nominati dalla procura di Siracusa, un medico legale, uno specialista in ematologia, uno in tossicologia e uno in malattie infettive, e altri cinque periti nominati dagli avvocati che assistono i familiari dell’uomo. Tra questi anche un capitano di vascello della Marina militare. I periti devono accertare causa o cause della morte, mezzi e tempi del decesso, il comportamento dei sanitari, dell’ospedale di Augusta e del 118, quindi «se sussiste una correlazione eziologica tra il decesso e la somministrazione del vaccino».



Leggi anche

Astrazeneca, criticità note già nel 2021 ma AIFA incurante/ Romagnani: “Non si poteva dire, troppa pressione"