Sembrava una lezione come altre alla Scuola superiore della magistratura di Scandicci, ma il docente, che aveva attivato lo schermo condiviso, al contempo chattava con un collega e la sua battuta sessista è comparsa agli studenti. Ignaro che la sua casella di posta fosse visibile, il prof l’ha tenuta aperta e stava commentando l’andamento del corso, lamentando la scarsa attenzione degli studenti. “Detto questo, ci sono almeno un paio di belle fi*he“. L’autore della gaffe sessista è Daniele Domenicucci, assistente presso la Corte di giustizia del Lussemburgo.



Al termine della lezione una dei Mot, i magistrati ordinari in tirocinio, si è rivolta direttamente al docente, come ricostruito da Repubblica. “Volevo dirle che forse prima non se n’è accorto, ma aveva lo schermo condiviso, e quindi qui abbiamo letto le mail di alto livello che vi siete scambiati e in cui ci definite maleducati, però fortunatamente c’era delle fi*he e cosa pensate dei futuri magistrati che saremo noi. Io non so che magistrati saremo, però se posso permettermi voi come magistrati non avete fatto una bella figura“, ha detto la giovane toga infuriata col docente.



LA REPLICA DEL PROF DOPO LA GAFFE SESSISTA

A quel punto, il professore della Scuola superiore della magistratura di Scandicci ha provato a replicare imbarazzato, come emerso dall’audio: “Sono desolato e mi reputo anche un perfetto idiota perché questa conversazione è una grandissima gaffe. Sono cose dette in maniera stupida. Mi dispiace di essere caduto in questa cretinata perché io non penso queste cose, però se andate via state facendo prevalere la forma sulla sostanza“. Il docente ha insistito lamentando “una grandissima disattenzione da parte della classe” e chiesto scusa. “Mi dispiace, non ho questo tipo di ironia, sono francamente costernato e umiliato, non avrei dovuto dire queste cose neppure in privato, ma la cosa allucinante è che quello che ho detto sia rimasto sullo schermo“. Il prof ha assicurato che quello che ha scritto non è quello che pensa, per poi tornare alle giustificazioni. “Lasciatevi dire che avere una classe di magistrati, e io ho il massimo rispetto per la magistratura, non sono magistrato né ambisco a esserlo, ma vedere un disinteresse… vedere la gente con il telefono cellulare, vedere il vostro disinteresse, sapere che non avete visto il materiale, è un po’ disarmante e frustrante per chi sta qui, a duemila chilometri di distanza, e sta facendo uno sforzo per attirare il vostro interesse“. Il professore ha proseguito con le scuse per le sue “affermazioni stupide“, poi si è rivolto alla giovane magistrata. “Se lei ritiene che questa conversazione idiota che c’è stata tra di noi prevalga sulla natura dell’intervento è libera di farlo ed è assolutamente legittimo che lei lo faccia presente alle sedi competenti“.



PROF SOSPESO DOPO GAFFE SESSISTA

Non sono tardati i provvedimenti. In primis, sono arrivate le parole di condanna del Comitato direttivo della scuola, presieduto dall’ex presidente della Corte costituzionale Giorgio Lattanzi. “Contenuti inopportuni e offensivi, compresa un’intollerabile espressione finale di tipo sessista relative a magistrati che avevano partecipato all’attività formativa“. Ha ricordato che gli insegnanti hanno “un’alta responsabilità“, motivo per il quale “a condotta deve essere irreprensibile con un dovere di particolare attenzione e cura per il ruolo rivestito“. Come riportato da Repubblica, Lattanzi e il vertice della scuola hanno confermato che il prof è stato sospeso. “Non avrà più incarichi formativi, perché dai docenti si pretende un comportamento irreprensibile anche nell’impiego di un linguaggio appropriato e rispettoso delle donne e della parità di genere“.