A Storie Italiane la drammatica vicenda del professore accusato di violenza sessuale, poi totalmente assolto, e che afferma di essere stato vittima di un complotto. “Succede che a fine lezione andiamo verso la porta, vengo sollecitato da una ragazzina a prendere possesso di un telefonino che stando a quanto mi dice la ragazza era stato usato da un ragazzino per fare foto e video, a scuola non si poteva avere il telefonino. Non riuscendo a prendere il telefonino dalle mani di questo ragazzetto vengo aiutato dalla ragazzina che mi aveva segnalato questa cosa, e lei glielo sfila dalle mani e me lo consegna”.



E da lì scatta la vendetta: “Questo episodio porta la preside a deliberare anche se già la legge esisteva che dal giorno successivo i telefonini dovevano essere riposti in una scatola e ripresi poi all’uscita dalla scuola ma c’era chi lo faceva e chi no”. In seguito il prof viene accusato dagli alunni: “Chi sosteneva che gli avessi dato un pugno, chi diceva che gli avessi toccato il sedere, una sorta di atti non corretti”.



PROF ASSOLTO DA VIOLENZE SESSUALI: ECCO LE ACCUSE MOSSE

Anche maltrattamenti su una ragazzina disabile: “Schiaffi, testa sul tavolo, compasso sulla mano”, ha continuato il prof parlando delle accuse che gli venivano mosse. “E’ stata una piccola percentuale della classe, soprattutto le ragazze ma anche qualche ragazzo, sulla totalità 18/20 persone, sono state almeno 14/15 a scagionarmi, le accuse si riferivano a fatti avvenuti in classe quindi alla presenza di altri docenti e altri ragazzi, che hanno testimoniato a mio favore dicendo che mai avevano visto questi atti”. In poche parole 5 ragazzi si erano coalizzati.



Ovviamente tale situazione ha penalizzato in maniera pesante la vita del prof: “Mi sono sentito isolato in una maniera incredibile anche se c’era il sostegno di docenti, amici e pazienti. C’è stato l’abbandono di gran parte della mia clientela nascendo come fisioterapista, sono stato messo in un angolo e tacciato delle accuse più brutte”.